Litorale romano: record di truffe all’erario

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Pensioni percepite dopo il decesso degli aventi diritto: Ladispoli, Cerveteri,Civitavecchia, Fiumicino. Anzio e Nettuno.

Roma e dintorni: delle 37 persone denunciate all’Autorità Giudiziaria dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, cittadini Civitavecchia, Ladispoli, Nettuno, Anzio, Pomezia, Cerveteri e Fiumicino. Continuavano a percepire mensilmente, dopo il decesso degli aventi diritto, la pensione ordinaria, l’assegno sociale, l’indennità di accompagnamento o la pensione “di guerra”. Un ammontare di ben 3 milioni di euro percepito illegalmente dopo il decesso dei genitori.

le indagini  delle Fiamme Gialle in collaborazione con le sedi locali dell’istituto di previdenza e della Ragioneria Territoriale dello Stato di Roma, hanno portato alla scoperta di 37 casi di indebita percezione di prestazioni previdenziali e assistenziali. Denunciati i responsabili, a vario titolo, per i reati di indebita percezione di erogazioni pubbliche a seguito di dichiarazioni mendaci e di truffa aggravata ai danni dello Stato. In numerosi casi, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro delle somme giacenti sui conti correnti, fino a concorrenza del credito vantato, mentre l’Inps e la Ragioneria Territoriale dello Stato hanno subito sospeso l’erogazione dei trattamenti.