TIDEI TIRA LE ORECCHIE AI CITTADINI, PASCUCCI DIFENDE I RISTORATORI MENTRE GRANDO MANTIENE LA PRUDENZA.
Un bollettino, uno dei tanti diffusi durante la giornata ai tempi del Coronavirus. Lo ha pubblicato il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, in realtà come fanno solitamente quasi tutti i suoi colleghi degli altri comuni, sulla personale bacheca di Facebook. I dati della Regione, il numero dei positivi nella città, e poi l’ammonizione neanche troppo velata del primo cittadino: «Mai così tanti dall’inizio della pandemia, troppi irresponsabili in giro che non rispettano le regole», è l’avvertimento di Tidei prima dell’ultimo Dpcm firmato dal premier Conte. Il sindaco poi, sempre su Fb, rincara la dose. «Ho provato a diffondere raccomandazioni in tutti i modi, ma è stato tutto inutile. Se continuerà su questi ritmi tra poco sarò costretto a chiedere la chiusura della città.
Non vorrei arrivarci ma prima di me ci arriverà qualcun altro», è la presa di posizione energica del sindaco. Che poi conclude: «Chi è causa del suo mal pianga se stesso». Rispetto al passato la minoranza, almeno sfogliando i commenti via social, ha gradito questi toni così accesi. Sì, qualcuno ha difeso la comunicazione vibrante di Tidei, molti altri però hanno puntato l’indice contro l’esponente politico del Pd. «Non eravamo certo noi a dire e vantarsi delle 90mila presenze questa estate a Santa Marinella. Ora come la mettiamo? E tutti gli eventi che avete organizzato? Tutte le sue raccomandazioni e poi anche lei era positivo e suo figlio», scrive Grazia. Replica seccata di Tidei. «Io mio figlio l’abbiamo contratto grazie agli altri e non per colpa nostra». Più moderata ma decisa Katia: «Non mi sembra che qui a Santa Marinella ci siano tutti questi irresponsabili. Il Covid sta aumentando, stiamo cercando di attenerci alle regole. Chiudere? È già difficile andare avanti per pagare solo bollette e tasse e a volte non si riesce nemmeno a fare la spesa. Poi che facciamo?». Il sindaco ne ha anche per chi ha cercato di sminuire il virus con commenti meno pacati di Katia e Grazia. «Non rispondo più agli sciocchi esibizionisti e negazionisti. Tutti gli scienziati del mondo sostengono di combattere il virus con la mascherina e il giusto distanziamento. Molti imbecilli negano un’evidenza scientifica mondiale. Pazienza».
La comunicazione sta cambiando con il tempo. Anche chi è a capo delle istituzioni utilizza un certo tipo di linguaggio e si mostra favorevole oppure no con le mosse della politica nazionale. A Cerveteri invece non è passato inosservato ciò che ha detto il sindaco Alessio Pascucci a proposito dell’ultimo Decreto di domenica scorsa, una mazzata per molte categorie che ora sono davvero a rischio. A cominciare dai ristoratori. «Come sapete, siamo stati sempre attenti a promuovere le norme per contenere la diffusione del Covid-19 – ha scritto ai suoi cittadini Pascucci – e non ci siamo mai sottratti agli impegni che il Governo ci ha scaricato addosso, impegni quasi sempre arrivati all’improvviso e senza che ci venisse offerto nessun aiuto. Anche stavolta lo faremo. Ma davvero oggi fatico a comprendere le ragioni delle scelte effettuate». Il sindaco entra nello specifico. «Perché chiudere le attività della ristorazione alle 18:00? – aggiunge Alessio Pascucci – Questo equivale a ucciderle. Abbiamo (e io in prima persona) fatto appelli fin dalla tarda primavera affinché le nostre scuole fossero potenziate in termini tecnologici in vista di una eventuale ripartenza della Didattica a Distanza. Perché nessuno se ne è preoccupato? Come mai tutta l’attenzione è stata sui banchi? Come mai sul comparto del turismo e della cultura che rappresenta un pezzo enorme del nostro PIL , si è stati fermi? Perché non si sono ideate forme di aiuto per le nuove povertà? Non era evidente a tutti che ci sarebbe stata una seconda ondata di contagi?». Eppure la situazione in città è cambiata a livello numerico, martedì è stata toccata e a dire il vero anche superata quota 100 in riferimento ai positivi.
C’è poi Ladispoli, statisticamente la località con numeri più alti (martedì oltre 200 i casi accertati dall’Asl e anche una vittima di 70 anni già però con patologie). Comunicare con i residenti non deve essere assolutamente facile per il sindaco Alessandro Grando che in questa fase sta cercando di restare moderato, atteggiamento però in questo caso criticato da molte realtà dell’opposizione, che hanno spinto diversi membri della maggioranza a rispondere con fermezza parlando di “sciacallaggio politico e becero”. Nell’ultima uscita pubblica in radio Grando ha affermato: «Non prendiamo decisioni basandoci sui commenti di Facebook o sui comunicati stampa dell’opposizione, ma in accordo con le autorità competenti». E, nello stesso tempo, Grando non sminuisce i numeri ma invita a non andare in panico.