Linda Manganelli ci racconta come il genere noir e thriller stia tornando alla ribalta soprattutto a teatro
Quando le abbiamo preannunciato che avremmo titolato questo articolo “La signora in giallo” si è schernita. In realtà mai definizione è stata più calzante per un’attrice che da tempo rappresenta una delle figure più importanti per tenere vivo in teatro lo stile dei gialli classici e dei thriller che tengono incollati alla poltrona gli spettatori. L’Ortica da tempo ha avviato una battaglia per evidenziare come il noir sia un genere televisivo, cinematografico e soprattutto teatrale che deve essere difeso dalle istituzioni. Non potevamo dunque non intervistare Linda Manganelli, attrice praticamente nata sui palcoscenici teatrali dove si è specializzata in laboratori di corpo, voce ed improvvisazione, da due lustri responsabile insieme ad altri artisti dello Stabile del giallo di Roma dove vengono rappresentati thriller classici e moderni per un pubblico sempre appassionato e fedele. Ma pochi sanno che l’attrice nata ai castelli romani ha iniziato presentando programmi per bambini sul canale tematico Raisat ragazzi. E ha collezionato interessanti esperienze anche nel mondo del cinema e della televisione partecipando a “Bere la luna”, Donna detective” e “Solitudo”.
Come si diventa la signora in giallo dopo aver iniziato la carriera con la televisione per ragazzi?
“Per caso. Lo stabile del giallo è uno dei primi teatri dove ho lavorato. Il primo spettacolo l’ho fatto a 23 anni e ho poi continuato sempre a fare almeno uno spettacolo a stagione. Negli anni sono nati legami molto forti e quasi naturalmente si è creato il nostro gruppo. Sono lusingata d’ essere considerata la signora del giallo. In realtà io sono una delle signore del giallo, Le altre signore sono Cinzia Buttarelli e Anna Masullo. E poi ci sono i due signori del giallo Raffaele Castria e Biplab Deb. Tutti insieme siamo la Famiglia del Giallo”.
Teatro da sempre, varie apparizioni televisive, partecipazioni a film, perfino spot pubblicitari. Non scopriamo nulla di nuovo ad ipotizzare che il teatro sia il suo vero amore artistico, vero?
“Sì assolutamente. Amo il teatro in ogni sua forma. Mi piace l’energia che riesce a trasmettere. Mi piacciono i rapporti profondi che si creano. Mi piace cambiare ogni sera. Mi piace vivere le reazioni del pubblico. Certo, ad essere sincera ogni tanto poter fare anche del cinema non mi dispiacerebbe, ma chissà nel futuro”.
Salvare dal baratro lo Stabile del giallo nel 2005 è stata una scelta di cuore?
Tutto ciò che riguarda lo Stabile del giallo è una scelta di cuore. Il nostro gruppo è una famiglia, quando abbiamo saputo che questo piccolo teatro rischiava la chiusura ci siamo tutti mossi insieme per cercare di salvarlo. A distanza di più di 10 anni purtroppo le cose non sono cambiate. Anche adesso stiamo passando un momento molto difficile. Lo Stabile del giallo continua a non avere certezzeCome molte altre realtà a Roma, a seguito della delibera 140, ci troviamo a dover combattere ancora per andare avanti. Spero che il Comune comprenda il valore nel nostro piccolo spazio e ci permetta di continuare il lavoro iniziato ormai trent’anni fa”.
A suo parere perché in questo Paese le rappresentazioni di noir non riescono ad avere il giusto spazio che invece ottengono all’estero, come nel Regno Unito? Di chi è la colpa?
Non credo ci siano colpe. Il giallo a teatro per anni è stato considerato un prodotto di serie b. Credo però che nell’ultimo periodo questa tendenza stia cambiando. Si iniziano a vedere sempre più spesso anche grandi produzioni che si cimentano nella messa in scena di famosi testi, da Agatha Christie a Hitchcock. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo sempre cercato di migliorare e di proporre anche testi nuovi o poco conosciuti. Il pubblico ci ha sempre seguito ed è cresciuto insieme a noi”.
Dal 26 dicembre sei in scena con Cluedos, il giallo interattivo che da sempre appassiona il pubblico che diventa protagonista dello spettacolo. Altri progetti futuri?
“Con Cluedos giallo interattivo e saremo in scena fino al 15 gennaio. Io interpreterò un ruolo anche nello spettacolo successivo La scala a chiocciola che debutterà il 21 gennaio e resterà in scena fino al 12 marzo per la regia di Anna Masullo. Da quest’anno inoltre insieme a mio marito Michele Montemagno, ho rilevato la gestione della scuola di teatro e danza Teatro Nuovo Academy di Pomezia, un’altra sfida stimolante”.