ASSOLUTAMENTE LIBERO DI NON VACCINARTI, ASSOLUTAMENTE LIBERO DI LICENZIARTI
Licenziare chi rifiuta di vaccinarsi. Una frase che risuona nel mondo social e proviene da più personaggi pubblici. La sottosegretaria Zampa dichiara quanto sia giusto IMPORRE l’obbligo vaccinale ai dipendenti pubblici, è “legalmente sacrosanto licenziare” per Pietro Ichino secondo il quale “il datore di lavoro può chiudere il contratto se un dipendente si rifiuta”. Perchè chiedere di vaccinarsi?
In un’intervista, alla domanda “Ma la libertà di sottrarsi ai trattamenti tutelata dall’articolo 32 della Costituzione?” Ichino risponde «Quella norma contiene due principi. Prima sancisce quello di protezione della salute di tutti; poi prevede la libertà di scelta e di rifiuto della terapia. Ma quando la scelta di non curarsi determina un pericolo per la salute altrui, prevale la tutela di questa. Se sono un eremita sono liberissimo di non curarmi e non vaccinarmi. Se rischio di contagiare familiari, colleghi o vicini di posto in treno, no: lo Stato può vietarmi questo comportamento». Corriere della Sera
Chi desidera vaccinarsi ne fa richiesta come per una qualunque altra cura personale. In privato. Sempre che esista ancora. Dopo le dosi iniettate in diretta Tv, le interviste prima durante e dopo dei nuovi eroi nazionali, forse non più.
Frastornati dalla paura e distratti dalle campagne mediatiche, sfugge che forse la libertà sta venendo meno in nome della tutela della salute pubblica. Approfondire, confrontare il numero dei decessi con il numero dei guariti, valutare il reale tasso di mortalità di questa malattia. Vale la pena barattare la libertà per la salvezza che il vaccino idealmente rappresenta? Seppur considerate ancora solo chiacchiere social, dovrebbero allertare il popolo, considerato sovrano solo quando si reca alle urne.
1945 TRIBUNALE DI NORIMBERGA
«La somministrazione di farmaci contro la volontà del soggetto, è un crimine contro l’Umanità».
Oltre ai principi di Norimberga, la dichiarazione di Helsinki e la dichiarazione dell’Unesco, che anch’essa prevede un consenso informato, non va dimenticato il regolamento europeo che disciplina la sperimentazione sull’uomo.
Si può dire a coloro che vogliono rendere il vaccino anticovid obbligatorio che fanno istigazione a violare i trattati firmati dall’Italia? Si, secondo un fitto gruppo di giuristi italiani ed europei. Dato che del vaccino attuale si conoscono solo i risultati a brevissimo tempo, per il cittadino non può esserci consenso informato, dunque si identifica come sperimentazione: “Trattasi ancora di una sperimentazione sull’uomo e quindi non la si può rendere obbligatoria” dichiarano.