Parte il 18 settembre il Progetto Lunga Vita, la manifestazione organizzata da Tradizione Teatro che fino al 24 settembre vedrà susseguirsi al teatro Marconi di Roma ogni giorno per oltre quattordici ore consecutive spettacoli teatrali, proiezioni, retrospettive, balletti, esposizioni artistiche, performance, meeting, residenze e workshop.
Tanti gli artisti coinvolti in questo progetto voluto dal direttore artistico Davide Sacco e dalla direttrice organizzativa Ilaria Ceci, rientrante nel programma dell’Estate Romana 2017 con il contributo di Roma Capitale e in collaborazione con SIAE. Ad ospitare la manifestazione sarà il Teatro Marconi di Roma, su due palcoscenici (uno interno e uno esterno).
Francesco Montanari, Massimo Venturiello, Ruggero Cappuccio, Giovanni Esposito, Stefano Benni, Gianmarco Saurino, Alfio Antico, Antonio Pascale, Eva Grieco, Michele Monetta, Tiziana Sensi, Stefano Sabelli, Gian Maria Cervo, Francesco Sala, Giuseppe Rocca sono solo alcuni tra i protagonisti di questo grande progetto organizzato e promosso da giovani operatori del settore che da diversi anni, con progetti di rilevanza nazionale, stanno lavorando sul panorama culturale italiano. Il progetto punta a un pubblico eterogeneo, appassionato d’arte e curioso delle nuoveforme di avanguardia che si stanno sviluppando nel nostro Paese. Lunga Vita al classico attraverso gli occhi della modernità, dunque, con un occhio aperto alla tradizione viva e vitale che offre spunti e possibilità di “tradimento”, per creare un’arte matura e solida. Fondamentali sono poi le tematiche sociali, legate soprattutto al femminile e all’integrazione razziale.
Progetto Lunga Vita
Le mattine di Progetto Lunga Vita sono dedicate ai workshop: si parte con Michele Monetta e Lina Salvatore, fondatori dell’ICRA Project, che condurranno gli allievi nel mondo di Mimo, maschera e movimento, dal lunedì al giovedì con esibizione finale e presentazione del libro Mimo e Maschera di Michele Monetta e Giuseppe Rocca. Sabato 23 e domenica 24, invece, è il turno di Mariano Rigillo, che nell’ambito del progetto Shakespeare Lab guiderà gli attori a tavolino attraverso le pagine del primo atto dell’Amleto.
Lunedì 18, alle 19.30, il cartellone degli spettacoli viene inaugurato da Daniele Mutino con la sua conferenza/concerto “La figura del cantastorie nella storia dell’Occidente”. Seguono alle ore 21.00 sul palco interno “Versus Dante”, un viaggio a ritroso nella Divina Commedia diretto da Paolo Pasquini e Agnese Ciaffei con attori premiati nel Festival Dantesco, mentre sul palco esterno un vero mito della musica popolare, Alfio Antico, catturerà gli spettatori con la sua voce e i tamburi, accompagnato dal contrabbasso di Amedeo Ronga e dagli effetti di Mattia Antico.
Martedì 19, alle 19.00, “Shakespeare. La lingua dei sogni”, incontro gratuito con Nadia Baldi e Claudio Di Palmaintroduce il capolavoro di Ruggero Cappuccio “Shakespea Re di Napoli” (rappresentato in Italia da oltre vent’anni), in scena in Arena quella stessa sera e il giorno successivo alle 21.00, prodotto da Teatro Segreto.
Il palco interno, sempre alle 21.00, ospita invece i quaranta elementi dell’Orchestra sinfonica dei Quartieri Spagnoli di Napoli, che accompagneranno Francesco Montanari nella lettura scenica dell’”Importanza di leggere i classici” di Italo Calvino.
Martedì alle ore 20.00 parte “Donne no”, di Sara Valerio e Anna Maria Talone, in cui l’attrice Sara valerio attraverso il teatro di narrazione racconta le donne dimenticate dalla storia, con il patrocinio del MagFest. Lo spettacolo sarà in scena tutti i giorni fino a sabato 23.
Mercoledì 20, alle 17.30, un nuovo incontro sul Bardo sempre nell’ambito di Shakespeare Lab: “Il cigno di Avon”, dibattito tenuto dal Prof. Raimondo Guarino e dal Maestro Tato Russo. Segue la mise en espace e presentazione del libro ad opera di Mab Teatro del Titus Andronicus di Shakespeare: “Titu Andronicu. Sa mudadura”, riscrittura in sardo ad opera di Marco Piredda, ideato e diretto da Daniele Monachella, con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Alle 21.00 il palco interno ospita lo spettacolo sul diritto all’infanzia di Davide Sacco “Buongiorno a te Macbeth”, con il patrocinio del Telefono azzurro, dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace ed Helpcode, dove Macbeth viene interpretato dal giovanissimo undicenne Renato Palazzotto e Lady Macbeth è affidata a Tiziana Sensi.
Segue alle 22.30 il concerto/spettacolo di Giuseppe Moffa e Antonio Pascale, che si domanderanno “Che si dice sull’amore?”.
Il giovedì Susy Del Giudice e Giulio Cancelli alle ore 21.00 porteranno in scena nell’Arena il testo di Manlio Santanelli“Il baciamano” per la regia di Giovanni Esposito. All’interno in contemporanea sarà il turno della danza contemporanea con una doppia esibizione tutta al femminile: prima Eva Grieco, con il suo “Scilla taglia i capelli a Niso” di ispirazione mitologica, e a seguire “Ad sidera – verso le stelle” di e con Ashai Lombardo Arop, che parte dalla Divina Commedia per affrontare l’attualissimo tema della migrazione.
Venerdì 22 l’Arena si anima dalle ore 20.00 con “Sonnets”, della Compagnia Sus Babi Teatro, libero adattamento dei sonetti shakespeariani ideato da Matteo Prosperi, e a seguire alle 21.00 ospita “Condannato a morte. L’inchiesta”, scritto e diretto da Davide Sacco dall’opera di Victor Hugo, che vede in scena Gianmarco Saurino e una tematica scottante: la pena di morte. Lo spettacolo è patrocinato da Amnesty International Italia.
Alle 21.00 in Teatro l’Accademia di Belle Arti di Napoli presenta “Yerma” di Federico Garcìa Lorca per la regia diTonino Di Ronza, monologo in cui l’attrice Claudia Pesapane si fonde con le voci e i volti che vengono proiettati sullo sfondo.
Il sabato alle 20.00 e alle 21.30 è la volta di Teatri Molisani, che trasporterà il pubblico nella vicenda di Arturo Giovannitti con il monologo “L’autodafé del camminante”, interpretato da Diego Florio con la regia di Stefano Sabelli.
Il palco interno invece, alle 21.00, ospita il grande scrittore Stefano Benni, che torna a leggere un testo a lui molto caro, “Lolita” di Nabokov.
La domenica alle 19.00 nell’Arena si parla prima di immigrazione con lo spettacolo di Giuseppe Spezia “Nessuno su tutti”, liberamente tratto da Euripide, realizzato attraverso un laboratorio multietnico, poi di follia con lo spettacolo “Signora Sandokan”, scritto da Osvaldo Guerrieri e portato in scena da Viola Pornaro con la regia di Francesco Sala.
All’interno, invece, alle 19.00 è il turno della versione performance de “Il colore del sole”, di Gian Maria Cervo dal romanzo di Andrea Camilleri, originale percorso sulla storia di Caravaggio diretto da Franco Eco; mentre alle 21.00 la rassegna si chiude con “Apologia del male”, antologia di personaggi crudeli di Shakespeare raccontati da Massimo Venturiello e dal Prof. Giuseppe Rocca.
Durante tutta la settimana, poi, rimarranno permanenti le videoinstallazioni “What is the word” a cura di Pietro Lamae le personali di Claudia Rolando e Chiara Del Gaudio.
A commentare la manifestazione in giardino saranno Emiliano Luccisano e Alessandro Lozzi di Attore Dinamico, che proietteranno una selezione dei loro video migliori.
La caratteristica culturale del Progetto Lunga Vita è quella di far crescere insieme momenti d’arte che nascano dal classico e vengano riproposti attraverso giovani artisti, registi, autori, coreografi, musicisti e danzatori. La proposta, infatti, è molto ampia e variegata e prevede da momenti più impegnativi (meeting, dibattiti, proiezioni) a momenti più fruibili (performance, esibizioni, mostre, spettacoli) fino ad arrivare alla fascia di pubblico più giovane (spettacoli itineranti e per i bambini). Progetto Lunga Vita, anche per la natura insita nel nome, vuole formare una fascia di giovanissimo potenziale pubblico per renderla spettatore consapevole del domani, e per questo renderà l’accesso gratuito a tutti gli under 18 presenti alla manifestazione, oltre a sperimentare nuove formule di abbonamento legate al reddito ISEE e a introdurre la formula del “biglietto sospeso”.