La transizione ecologica travolge il mercato immobiliare e lascia gli italiani al verde. Una scelta politica non sostenibile.
Il Parlamento Europeo approva – con 343 voti favorevoli, 216 voti contrari e 78 astenuti – la direttiva che impone ai proprietari delle abitazioni interventi strutturali di adeguamento ad una classe energetica migliore. Un probabile tzunami per i proprietari di abitazioni, e sono il 70%, realizzate prima dell’entrata in vigore delle normative di risparmio energetico e antisismiche. Risulterebbero esentati solo gli immobili storici e i luoghi di culto, ciò vuol dire che almeno undici milioni di abitazioni, lo riporta Confedilizia, dovranno obbligatoriamente essere adeguate, a prescindere le reali possibilità di spesa dei proprietari. Spesa che presumibilmente aumenta con l’età dell’immobile.
“…Rinnoviamo l’appello al Governo italiano e alle forze politiche del nostro Paese presenti in sede europea affinché la contrapposizione a questo provvedimento per noi così rovinoso sia netta e determinata”. Giorgio Spaziani Testa, presidente della Confedilizia.