Mercoledì 25 partirà la prima edizione di Dantedì con letture social del sommo poeta che coinvolgeranno musei, parchi archeologici, luoghi della cultura, biblioteche, scuole e artisti. La giornata di commemorazione è stata approvata Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Franceschini.
di Barbara Civinini
L’appuntamento è fissato per le 12, orario in cui saremo tutti chiamati a riscoprire i versi della Divina Commedia. Le iniziative proseguiranno durante tutta la giornata sui social con pillole, letture in streaming e performance dedicate a Dante, con gli hashtag ufficiali #Dantedì e #IoleggoDante.
Sul canale YouTube del Mibact e sul sito del Corriere della sera sarà inoltre trasmesso un filmato realizzato proprio per questa prima edizione con i preziosi contributi. L’Archivio di Stato di Reggio Emilia parteciperà con la pubblicazione web di un frammento di un manoscritto miniato del Purgatorio, dove sono raffigurati Dante e Virgilio che incontrano il poeta Stazio e poi i golosi.
“L’aspetto che più mi rende felice – ha dichiarato Franceschini, al “Corrire della Sera” – è che il Dantedì resterà immutabile nel calendario anche dopo la conclusione delle celebrazioni”. Il Consiglio dei ministri, infatti, su proposta del ministro per i Beni culturali, ha approvato la direttiva che istituisce la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. D’ora in poi, il 25 marzo di ogni anno sarà ricordato il genio del poeta fiorentino. Dante – ha detto il ministro – ricorda molte cose che ci tengono insieme: Dante è l’unità del Paese, Dante è la lingua italiana, Dante è l’idea stessa di Italia. Insomma, il padre della lingua italiana, alle soglie del terzo millennio, si appresta a fare un nuovo viaggio, questa volta non nell’aldilà ma nella rete, ritrovando forse quella speranza che glie era stata negata. E’ stato scelto il 25 marzo perché questa data è stata indicata dagli studiosi come quella in cui il vate ha iniziato il suo viaggio nell’aldilà, guidato da Virgilio, aedo onorato come vero oggetto di culto nel Medioevo. Tanto che l’Alighieri all’inizio del suo viaggio dice apertamente di aver mutuato il suo stile proprio da lui: Tu se’ lo mio maestro e ’l mio autore,/tu se’ solo colui da cu’ io tolsi/ lo bello stilo che m’ha fatto onore.
La giornata commemorativa ha raccolto l’adesione d’intellettuali e studiosi e di prestigiose istituzioni culturali. Anzi, in prima battuta è partita proprio l’Accademia della Crusca che, insieme con altre fondazioni come la Società italiana per lo studio del pensiero medievale, aveva caldeggiato l’idea in occasione della giornata organizzata dal Corriere della Sera “Dante è la nostra identità”, che si è svolta lo scorso luglio a Milano. Il 2021, quando si celebreranno i settecento anni dalla sua morte, è già dietro l’angolo. Si tratta di una grande opportunità per diffondere e difendere la lingua italiana. Un’occasione unica e irripetibile di promozione del nostro Paese nel mondo, ha commentato Franceschini.
Alle iniziative per il 700 ° anniversario del padre della lingua italiana contribuisce anche il Gruppo Poste Italiane con il sostegno a 70 piccoli comuni nel recupero di effigi e monumenti danteschi. “Dante Alighieri – ha detto l’AD Matteo Del Fante – probabilmente è la figura culturale più importante per la storia del nostro Paese ed esprime ancora oggi un baluardo culturale che non ha pari”.
di Barbara Civinini