Eccoci, un anno fa nelle piazze d’Italia, migliaia di cittadini firmavano una legge di iniziativa popolare per chiedere la “sospensione dell’obbligo vaccinale per i bambini in età evolutiva”.
Riceviamo e pubblichiamo
Ed è così che il 20/09/2018 il Comitato «Libertà di scelta», con la partecipazione di centinaia di associazioni e migliaia di cittadini associazioni, ha raccolto in poco più di due mesi oltre 120.000 firme, certificate secondo le modalità di legge, delle quali 75.000 sono state presentate alla Camera dei Deputati per la proposta di legge di iniziativa popolare “Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva” (AC 1185).
Il comitato promotore che ha tra i suoi membri medici, ricercatori, scienziati, magistrati, giornalisti e tanti genitori, ha promosso tale iniziativa non solo per ribadire la libertà di scelta in campo vaccinale ma anche per difendere il principio di libertà terapeutica e di imparzialità e garanzia dalle interferenza delle lobby industriali nell’orientamento delle scelte strategiche in materia sanitaria.
Sappiamo bene che ad oggi non esiste in Italia alcuna indagine sui rapporti tra rischi e benefìci dei vaccini per il singolo, tenuto conto che ci si sottopone a vaccinazioni per malattie definitivamente eradicate (come la poliomielite) o con incidenza bassissima – se non nulla, come il tetano – esponendosi a un rischio non calcolato di reazioni avverse, che possono portare anche a gravissime complicazioni, sino a condurre alla morte.
Sappiamo bene che i dati statistici sulle reazioni avverse che vengono presi in considerazione a livello istituzionale non hanno alcun concreto valore statistico in quanto la vigilanza sui vaccini è affidata a quella che viene in gergo definia “farmacovigilanza passiva” ovvero si aspetta che i genitori del bambino vaccinato vadano spontaneamente a denunciare la reazione avversa riscontrata (più o meno grave) dopo la somministrazione o ci si affida alla buona volontà del medico che voglia riconoscerne la correlazione e promuovere gli atti per la segnalazione dell’evento.
È chiaro che i dati raccolti in base a questa metodologia sono assolutamente inattendibili e non coincidenti con la realtà delle reazioni avverse reali. La proposta di legge per la sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva” è stata assegnata dal 5 dicembre 2018 in sede Referente alla Commissione XII Affari sociali senza che risulti ad oggi promossa alcuna iniziativa per assicurare il rispetto del principio di sovranità popolare solennemente sancito dall’art. 1 e 71 della Costituzione.
In nome del popolo italiano sia ripristinato il sacrosanto principio di sanità e giustizia: IN ASSENZA DI NECESSITÀ E URGENZA NESSUNA PERSONA SANA DEVE ESSERE SOTTOPOSTA A CURE PREVENTIVE CHE POSSONO COSTITUIRE UN GRAVE RISCHIO ALLA CURA DELLA SALUTE O DELLA VITA….ed i bambini in età evolutiva debbono essere i prima ad essere tutelati.
«Nessuno può essere semplicemente chiamato a sacrificare la propria salute a quella degli altri, fossero pure tutti gli altri» [Corte cost. 118/1996]. La tutela della salute è un diritto che dev’essere garantito a “ognuno” per il bene di tutti. Ogni bambino deve avere cure personalizzate ed adeguate alle proprie esigenze e non a quelle degli altri
NO OBBLIGO, NO ESCLUSIONE, NO RICATTO SCOLASTICO ma SOLO CURE SPECIFICHE, ADEGUATE E PERSONALI.
Nicola di Meo
Claudio Trocchi
Raffaele Cavaliere