Nel precedente articolo su questo stessa pubblicazione ( https://www.orticaweb.it/informazione-locale-occorre-una-svolta-politico-culturale/abbiamo visto il quadro generale del tentativo in atto di spegnere le emittenti locali tentativo mascherato da finti motivi di mercato e da false premesse.
Quella di favorire solo le imprese grandi 8multinazionali), in proposito rinviamo al libro –Astrolìa e il mistero delle tre cattedrali – che sono proprio quelle che EVADONO LEGALMENTE LE TASSE e depauperano le economie locali con evasioni all’estero,( chiamati impropriamente paradisi fiscali) con fondi pubblici regalati a piene mani, con corsie preferenziali regalate alle multinazionali finanziate con i soldi di tutti imprese che appena finiti i fondi pubblici scappano lasciando il deserto nei territori. https://www.instagram.com/tv/Cknz7s0j8ge/?utm_source=ig_web_copy_link
Con ulteriore spesa per indennita di disoccupazione per sussidi e redditi di cittadinanza che però pagano i cittadini non le multinazionali! Un sistema che usa i soldi di tutti per rinforzare prevalentemente i soggetti forti e da qui la definizione ironica di “rubare ai poveri per dare ai ricchi”.
http://puntocontinenti.it/?p=19792
Il problema non consiste nel combattere le imprese forti o le multinazionali ma di equilibrare il sistema, dando spazio sia a chi già è cresciuto ma anche a chi deve crescere. Mentre invece hanno spinto o obbligato alla chiusura centinaia di emittenti.
VOCI LIBERE https://www.romait.it/piccole-radio-tv-italiane-chiuse-per-favorire-la-voce-unica-dei-mercati.html
Con danno diretto all’occupazione e uno molto maggiore sull’indotto, che è dato dai territori, dalle imprese locali, da prodotti locali che perdono di visibilità. LA REA lotta contro questa desertificazione che colpisce tutto il paese visto che le piccole e medie imprese sono la colonna portante dell’Italia e dell’occupazione. E siamo così al nocciolo del problema: diritti perduti https://youtu.be/xWusUKno9DY
Le piccole emittenti locali non vanno classificate come imprese ma in primo luogo come attività culturale e sociale, cioè SERVIZIO INFORMATIVO locale che difende i piu deboli .https://www.ilquotidianodellazio.it/caro-energia-gas-luce-e-acqua-bollette-gratis-per-i-disabili.html
Il settore della comunicazione locale cioè va NORMATO È FINANZIATO per motivi socio culturali e non confuso con le grandi imprese editoriali che sono mosse dalla logica del profitto. Le iniziative informative e culturali se riescono a crescere potrebbero divenire attività economiche volte al profitto ed entrare nel novero delle imprese ma ciò avviene dopo, e solo per alcune, al superamento di certi parametri congrui (1)
Abbate (REA) difende le emittenti localiradio Roma Tv – YouTube
Ma di regola informare significa attuare un principio di LIBERTA COSTITUZIONALE cioe diritti umani fondamentali sempre declamati ma in questo caso calpestati,che non son sottomessi al mercato se non in una società in cui sei libero di parlare solo se hai soldi. Le emittenti locali hanno bisogno di mezzi e introiti per sostenere la propria funzione socio culturale non per profitto in questo senso abbiamo realizzato con radiopirata un podcast in brevi pillole per riassumere la situazione.
Gli Speciali di Radio – Radio Pirata (wordpress.com)
Errato mettere nello stesso calderone emittenti locali ed imprese economiche e vanno previsti fondi DISTINTI con criteri DIVERSI proprio per la FUNZIONE sociale e culturale della emittenza locale che è parallela al volontariato e integra le comunità locali in funzioni che non possono svolgere. https://www.romait.it/rea-strade-per-la-liberta-il-nome-di-una-strada-alle-radio-e-tv-libere.html
Mentre oggi le emittenti locali vengono strangolate proprio non riconoscendo questa loro funzione peculiare. Non bisogna confondere la grande editoria con l’emittenza e l’editoria locale per assicurare libertà di informazione e il pluralismo.
Nuovo Giornale Nazionale – LA GIORNATA DELLE RADIO LIBERE
La REA è impegnata in questo momento in una battaglia di liberta e chiede l’aiuto di tutti coloro che credono nella liberta sia firmando la petizione sia appoggiando le richieste RADIO LIBERE: LA REA AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA – puntocontinenti.it
Bisogna ipedire che un bene pubblico come l’etere venga utilizzato per fini prevalentemente privati (concessione a POCHISSIME multinazionali) invece che spartito equilibratamente tra finalità sociali e finalità di profitto. Se vogliamo dare una svolta reale alla economia bisogna smetterla di rubare ai poveri per dare ai ricchi e potenti. (11) Antonio Diomede al Parlamento Europeo – YouTube
il pluralismo, che non è tale, se garantisce solo gli OLIGOPOLI e LE OLIGARCHIE (1)
Prima pagina – La libertà dell’Informazione in Italia – YouTube
Sovranita popolare Numero 1/2022 PAG 21
https://drive.google.com/file/d/1UVrE6prce7v_V2AeXpTXjZHuobEOOTH9/view?usp=sharing
Se il discorso fin qui fatto viene compreso risulta chiaro che il rilancio dell’economia locale e dei territori si fa con le proposte della REA inviate al governo che vi invitiamo a leggere direttamente in questo link
Rea, la proposta al Governo Meloni per la libertà d’informazione e le emittenti locali – RomaIT.
Per questo la REA ( radiotelevisioni Europee Associate) www.reasat.eu ha chiesto Urgenti provvedimenti e maggior attenzione da parte del parlamento e delle istituzioni.
https://www.nuovogiornalenazionale.com/index.php/italia/cronaca/9284-emendamento-rea-al-dl-bollette-un-problema-urgentissimo.html
Provvedimenti incisivi ed immediati per evitare le ulteriori chiusure :
- intervento su bollette energia ( soprattutto per le radio che non riescono proprio a pagare canoni assurdi)
- interventi su ponti radio e capacita trasmissiva bloccando i prezzi immediatamente e poi riducendoli significativamente per emittenza locale
- ma per ambedue le cose occorre anche un provvedimento urgente aggiuntivo che impedisca distacchi e sospensione dei servizi altrimenti gli altri interventi sarebbero tardivi a questi provvedimenti tampone la Rea affianca pero altre richieste organiche quali ad esempio: la riscrittura profonda del Regolamento DPR 146/2017 del 2017, peraltro in linea con la recente sentenza del consiglio di stato; Regole per ristori per le emittenti danneggiate da tale provvedimento dichiarato illegittimo.
- la garanzia a tutte le emittenti locali di una capacita trasmissiva di BASE
- regole facilitate per il rientro delle emittenti chiuse in precedenza
- nuovi criteri per i fondi per editoria e per la coesione da indirizzare specificamente all’emittenza locale.
- Presenza di commissioni che dialoghino con le amministrazioni in modo paritetico INSERENDO pero criteri culturali invece che unicamente commerciali.
- Infine un decentramento delle competenze sull’etere alle regioni sia per motivi di liberta costituzionali sia perche piu attente all’informazione territoriale
LA REA ha predisposto un documento unitario sulle principali proposte alle istituzioni e chiede a tutte le forze politiche di sostenerlo
Abbate entra in REA azione rea http://www.reasat.eu/fabrizio-abbate-entra-in-rea/
avv Abbate Fabrizio responsabile rapporti istituzionali REA
(Radiotelevisioni Europee Associate)www.reasat.eu