LE PILLOLE DELLA DISCORDIA

0
1863
Le Pillole della Discordia
pillole_discordia_Sergio_Porta_spiegazione

La cosa più sorprendente è l’indifferenza e la passività delle vittime.

 

DI MIRIAM ALBORGHETTI

Procede a pieno regime il grande resettaggio economico e sociale in un mastodontico sforzo – che vede impegnato l’intero sistema industriale, militare e di intelligence al servizio della élite transnazionale, una manciata di persone dotata di un gigantesco potere finanziario – proteso alla costruzione di un futuro i cui caratteri salienti sono stati riassunti da Sergio Porta: guerra permanente, ulteriore accumulazione di risorse, impoverimento delle masse (distruzione della classe media), deindustrializzazione e asservimento economico dell’Europa e controllo globale.

“Alla base, questa élite si rappresenta in circa 6.000 soggetti nel mondo intero – spiega Porta ma la sua struttura è la struttura del controllo azionario delle multinazionali finanziarizzate, cioè una piramide molto schiacciata con al vertice un pugno di grandi imprese che controllano quasi interamente la ricchezza del mondo. Questa classe ha da tempo letteralmente comprato, corrotto o infiltrato le strutture di potere locale in tutto l’occidente collettivo. E insieme a questo, ha “conformato” queste strutture, le ha cioè “consolidate” in forma simile alla loro: piramidi schiacciate. Il sistema bancario, il sistema economico produttivo e di servizi, il sistema politico e quello militare, il sistema di produzione del cibo e quello mediatico, tutto negli ultimi trent’anni è stato brutalmente “piramidizzato” [..]. Semplicemente, vuol dire questo: tante piccole e medie banche vengono sostituite da poche grandi banche, tante piccole e medie imprese vengono sostituite da poche grandi imprese, tanti piccoli e medi poteri e rappresentanze vengono sostituiti da pochi grandi poteri e rappresentanze, tanti piccoli e medi possessori e produttori di cibo vengono sostituiti da pochi grandi possessori e produttori di cibo, tanti piccoli e medi eserciti vengono sostituiti da pochi grandi eserciti, tante piccole televisioni e giornali vengono sostituiti da poche grandi televisioni e giornali. Concentrazioni, immense concentrazioni, concentrazioni dappertutto, concentrazioni mai viste prima”.

In tale contesto di demolizione controllata dei pilastri su cui si regge il benessere dei ceti medi europei, la cosa più sorprendente è l’indifferenza e la passività delle vittime. Non si registra alcuna forma di resistenza di alcun tipo, se non a livello individuale o di piccoli gruppi. La sinistra, quella che ha sostenuto il regime di segregazione per in inoculati dallo pseudo vaccino, quella che ha contribuito al processo di distruzione di diritti umani essenziali attuato con il lockdown e il green pass nei tre anni del grande circo covid, quella che appassionatamente appoggia la guerra della Nato in Ucraina, quella che ogni 25 aprile ciancia di antifascismo confondendo l’antifascismo archeologico con l’antifascismo reale, ecco proprio quella sinistra (in buona compagnia della destra), non solo non si occupa dei reali problemi che qui ed ora attanagliano il popolo, ma collabora con le suddette oligarchie attraverso la strumentalizzazione e/o creazione di emergenze (sanitarie, climatiche e belliche) all’ impoverimento e asservimento delle masse.

Fondamentale è il ruolo giocato dal mondo dell’informazione e dei social per sviare l’attenzione della gente dall’abisso in cui la stanno precipitando, con notizie di grande impatto emotivo, che vanno a toccare dei nervi scoperti e che sono motivo di divisione e battibecchi furibondi tra schieramenti opposti. La maestra colpevole di Padre Nostro, la mamma orsa “assassina”, la lingua succhiata del Dalai Lama, la preside che “ruba conserve e barattoli, tablet e computer”, sono un esempio di news “distraenti”, “pillole della discordia” utili a fomentare odii incrociati, mentre la realtà più scottante, quella che incide drammaticamente sul nostro presente e sul futuro dei nostri figli, resta sullo sfondo avvolta in una fitta e impenetrabile nebbia di omertà.

E a proposito di pillole della discordia, spicca la decisione di Aifa di rendere la pillola contraccettiva “libera e gratuita”. Apriti cielo! “Si disincentivano le nascite” tuonano a destra. “È un sacrosanto diritto delle donne!” urlano a sinistra. Ossia il dibattito viene spostato su questioni etiche che c’azzeccano poco o niente con la realtà nuda e cruda. Realtà che si riduce a fiumi di denaro pubblico che confluiscono nelle casse delle multinazionali del farmaco. Di fatto la pillola contraccettiva non c’entra proprio un tubo con il lungo e gelido inverno delle culle vuote. A dimostrazione di questo, in Italia, una delle nazioni maggiormente colpite dal problema della denatalità, il consumo della pillola – prima dell’ultimo rapporto 2020 – riguarderebbe poco meno del 18 % delle donne giovani che scema al 10% nelle regioni meridionali, mentre in Germania, dove le famiglie con 3 figli non sono una anomalia, siamo al 52%. La pillola, molto banalmente, evita gravidanze indesiderate e dunque aborti, oltre ad essere prescritta come terapia per varie patologie femminili. Davvero qualcuno vorrebbe risolvere il problema del crollo delle nascite, costringendo le donne che non hanno 15 euro per acquistare il contraccettivo e che non vogliono avere figli, ad averli per forza, spingendole così a ricorrere all’aborto come metodo contraccettivo? È un dibattito surreale ai limiti del grottesco che lascia in ombra le vere cause. Per crescere figli, molto banalmente, occorrono soldi, dunque lavoro, stipendio adeguato ed una casa fornita di acqua, luce e riscaldamento a costi sostenibili, occorrono scuole e sanità ben funzionanti, asili nido. Occorrono giovani che siano messi nelle condizioni di restare invece che di fuggire all’estero. Ed occorrono, ancor più banalmente, donne e uomini che siano sani e fertili che non siano imbottiti di antibiotici, vaccini e cibo spazzatura, che non vivano in ambienti carichi di elettrosmog e inquinanti.

Se poi proprio vogliamo parlare di legame tra “depopolamento” e pillola contraccettiva, concentriamoci piuttosto sugli effetti collaterali di questo farmaco (“rari” dice il bugiardino), come aumento di peso, aumento della pressione arteriosa, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare, infarto del miocardio e ictus ischemico, aumento del rischio di tumore al seno, tumore al fegato e tumore della cervice uterina, riduzione o perdita della fertilità, depressione, etc. Ecco, non vorrei che l’ideona di distribuire “pillole” a tappeto gratis et amoris a laqualunque, comprese donne che già sono alla prese con i danni più o meno conclamati del vaccino covid, non abbia come conseguenza, oltre a quella di ingrassare Big Pharma, anche quella infausta di peggiorare ulteriormente la salute generale della popolazione, amplificando quel fenomeno di eccesso di mortalità che oramai non è più possibile nascondere sotto il tappeto.