LE LINEE GUIDA “IDEALI” SULLA RIAPERTURA SCOLASTICA

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PRUDENZA SÌ, PRECAUZIONE PURE, TERRORE NO

di Aldo Ercoli

Relativamente alla riapertura delle scuole quali sarebbero state, a mio parere, le linee guida da seguire? Premesso che non faccio parte di nessun Comitato scientifico, né dell’Istituto superiore di Sanità, né di alcuni Task force, preciso che le personali linee guida da seguire non vogliono essere in contrasto con gli esperti sopracitati che vi operano.

Esprimo solo il mio parere.
1) I banchi scolastici vecchi, datati, “con la gomma del nonno appiccicata sotto” vanno certamente sostituiti con dei nuovi.
2) Il distanziamento sociale (per essere più precisi fisico perché la socialità fa parte, salvo eccezione, dell’essere umano) non è necessario per gli alunni delle elementari. Va fatta eccezione per bambini immunodepressi, con malattie congenite ereditarie o di una certa gravità (es. fibrosi cistica)
3) I banchi con le rotelle non hanno pertanto alcun senso perché i bambini da 1 a 10 anni non si contagiano (il Covid-19 “gli fa un baffo”). Quando leggiamo di decessi da Covid-19 a quell’età (casi estremamente rari ma riportati con enfasi) occorre sempre valutare se in questi casi sfortunati non ci sia una patologia sottostante grave. I banchi monoposto sono inutili per proteggersi in caso di terremoto, quelli a rotelle sono una forte tentazione di autoscontro scolastico.
4) Stesso discorso per i trasporto dei piccoli scolari con l’autobus. Il distacco non è necessario. Il termine “congiunti” per quanto improprio in quanto non vi è tra loro, nella stragrande maggioranza dei casi, alcuna familiarità è però utile. In Germania ove da tempo le scuole elementari sono riaperte non è successo niente.
5) Le mascherine indossate a scuola dai bambini delle elementari per molte ore non solo non hanno senso ma sono dannose dal punto di vista psico-fisico.
6) Discorso diverso per gli scolari delle medie, liceali o universitari. Qui le distanze vanno mantenute nei luoghi chiusi, cosi come le mascherine. Gli studenti possono contagiarsi tra loro, risultare positivi al tampone nasofaringeo pur essendo nel 85% asintomatici, non malati. Possono contagiare i soggetti anziani ma la “forza virale” (mutazione e frantumazione del ceppo originario) è di gran lunga minore, molto più, di quella di marzo.
7) Il personale docente e ausiliario del plesso scolastico (bidelli, operatori ecologici etc) deve mantenere non solo la mascherina ma anche il distanziamento fisico con i docenti, i discenti più grandi e soprattutto con i loro genitori (nei luoghi chiusi).Il test sierologico per loro dovrebbe, a mio avviso, essere obbligatorio anche per problematiche legali . Non sono favorevole alle lezioni a distanza. Il rapporto umano è essenziale.
8) Per quanto concerne il personale docente “fragile”, vulnerabile perché immunodepresso non penso che ora il Covid-19 sarà un problema. Se anziano potrebbe andare in pensione e lasciare il posto ad un altro, i sostituti non mancano.
9) Non credo ad una seconda ondata. Stiamo attraversando la coda della “curva a campana” in cui il virus è mutato dopo essersi frantumato. Sarà lunga, ci accompagnerà durante l’autunno e l’inverno (bisogna convincerci con le note precauzioni) ma non sarà pi pericoloso della annuale forma influenzale.
10) A mio parere il coronavirus SARS-Covid-19 era già presente alcuni mesi prima di dicembre con una carica virale molto bassa, ha raggiunto il picco in marzo-aprile poi declinare regressivamente.

Il “quantum infettante” virale è stato particolarmente violento, ha trovato il suo “pabulum” ideale nei luoghi chiusi ed in quelli particolarmente inquinati (zone della pianura padana). Ora grazie anche alla sanificazione dei plessi scolastici, alle cure mediche e alla riduzione della carica virale i rischi sono molto diminuiti. Il rischio zero non esiste. Dobbiamo conviverci. Ancora per un po’ di tempo. Prudenza si, precauzione pure, terrore no.