Dora Lazzarotto cede il testimone al neo assessore Alessandra Feduzi. Intanto De Simone lascia la Lega per Fioravanti e Cervo. I salviniani virano su Marongiu.
Salti della quaglia e cambiamenti in Giunta. Non sono “cime tempestose” comunque è un inizio anno con i botti nella politica ladispolana che ha vissuto una scossa di assestamento interna a Forza Italia.
Era nell’aria e poi è arrivata la notizia delle dimissioni di Dora Lazzarotto che lascia il testimone ad Alessandra Feduzi, volto nuovo a Palazzo Falcone. Un avvicendamento interno al partito di Berlusconi condito però dalle polemiche. La stessa Lazzarotto, che ha lavorato nei settori di Sanità e Agricoltura per sei mesi, non ha risparmiato critiche ai dirigenti. «Con vero dispiacere – dichiara – annuncio di aver dovuto dare le mie dimissioni da assessore per colpa della pessima gestione del partito a Ladispoli. Mi auguro che quanto prima i vertici del partito pongano fine al commissariamento e diano a Forza Italia il coordinamento che merita».
Poi altra carne al fuoco. «Dopo aver trascorso tre settimane infernali – prosegue – e offesa in vario modo da individui che nel frattempo continuavano ad importunare il sindaco affinché mi rimuovesse, lasciata completamente sola, per evitare l’onta di un provvedimento che avrebbe gettato una macchia indelebile sul mio ricco e sudato curriculum professionale e per evitare ripercussioni sulla attività amministrativa comunale, sono stata costretta, con sommo dispiacere, a presentare le mie dimissioni. Sono grata al sindaco per la grande opportunità che mi ha concesso di poter lavorare al suo fianco, in questi mesi ho avuto modo di conoscerlo e ne ho apprezzato da vicino le grandi capacità amministrative e politiche e le sue incomparabili doti umane». Parole in un certo senso che scivolano addosso al consigliere e capogruppo di Ladispoli chiamato in causa dalla stessa Lazzarotto. «Un avvicendamento lineare e noti ai vertici regionali e provinciali – spiega Marco Penge – nessun demerito naturalmente per Dora Lazzarotto che se vuole potrà restare con noi nel partito. Auguro buon lavoro anche all’avvocato Feduzi, figura probabilmente scelta per le competenze nella formazione e programmazione per l’ottenimento dei fondi europei. Non cambierà nulla dal punto di vista dell’equilibrio interno di Forza Italia».
Intanto il sindaco, Alessandro Grando, nel proprio ufficio stringe la mano alla neo arrivata, avvocato di professione, che oltre ad Agricoltura e Sanità, si occuperà di Politiche europee, Innovazione tecnologica e Città digitale, queste le deleghe che le sono state assegnate. «Ringrazio Dora Lazzarotto – dice il primo cittadino – per il grande impegno profuso in questi mesi, portato avanti con professionalità e dedizione e amore verso la nostra città. Allo stesso tempo accolgo con un caloroso benvenuto Alessandra Feduzi, alla quale rivolgo i migliori auguri di buon lavoro».
Ma sono tante altre le novità nella maggioranza. Emiliano De Simone lascia a sorpresa la Lega, il partito del sindaco, per entrare a far parte di “Progetto Ladispoli”, movimento creato da Sabrina Fioravanti e Ferdinando Cervo, altri due consiglieri del centrodestra che erano già riusciti a piazzare Stefano Foschi in Giunta alle Attività produttive. «Ritengo vicina al mio modo di fare politica questa formazione civica», sono le parole di De Simone che poi aggiunge: «Ringrazio Fioravanti e Cervo per avermi accolto. Con loro c’è già un’eccellente sintonia e la stessa identica visione su quelle che dovranno essere le politiche da portare avanti per la nostra Ladispoli per la comunità».
E la Lega, evidentemente spiazzata da questa mossa, e poi anche per non restare con la coperta troppa corta in aula consiliare, ha virato subito su “Cuori Ladispolani” pescando Daniela Marongiu, la più votata di questa lista civica. Lega e Forza Italia a parte, intanto continua a crescere la famiglia del “Progetto Ladispoli”, nato tra la fine di ottobre e i primi di novembre come annunciato dagli stessi fondatori a suo tempo. Un movimento civico che deve essere tenuto sotto i riflettori anche in vista delle prossime elezioni amministrative (si tornerà al voto nel 2027). I partiti tradizionali hanno già perso la loro forza, specialmente a Ladispoli dove a giugno si è registrato il trionfo delle civiche.
Intanto arriva un’altra delega ed è quella Simonetta Sabatini allo Sviluppo e diffusione di arterapia verso le persone con fragilità. «Sono certa che il linguaggio dell’arte potrà scardinare quelle barriere che, troppo spesso, limitano i rapporti umani con le persone che ne hanno più bisogno. È una delega che sento molto vicina alla mia natura di artista».