Lazio: legge sulla montagna

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legge sulla montagna

Migliorare e incentivare il turismo naturalistico del Lazio disciplinandone il settore e l’esercizio delle professioni legate, la guida alpina e l’accompagnatore di media montagna, a oggi non disciplinate nel Lazio. 

È il senso della proposta di legge sulla montagna presentata dalla consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano. “Abbiamo la fortuna di possedere uno dei territori naturalistici più belli in Italia, ricco di zone montuose di grandissimo pregio, con percorsi, parchi naturali in cui storia, cultura e tradizioni naturali si mescolano mostrando tutta la bellezza di questa Regione – spiega Califano -. Gli appassionati e gli sportivi sono in forte crescita, seppur in questo momento il settore sia in crisi a causa delle misure per il contenimento del Covid. Il Lazio però, a dispetto di tutto questo, è una delle poche regioni in Italia prive di una normativa chiara e univoca che disciplini gli operatori del settore e in particolare modo che stabilisca attività, funzioni e competenze per l’esercizio della professione di guida alpina e accompagnatore di montagna”.
“Ecco perché, proprio in vista della speriamo prossima uscita dal ‘tunnel’ del Covid ho presentato una proposta di legge che disciplini il settore della montagna”.

La proposta di legge che si articola in 5 parti disciplina la professione e i vari gradi della guida alpina. “Nella proposta di legge si – sottolinea la consigliera regionale -, vengono elencate tutte le attività che possono essere svolte professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, dalla guida alpina o dal maestro di alpinismo. Viene inoltre disciplinata la figura dell’aspirante guida alpina, prima qualifica professionale che porta al conseguimento del titolo di guida alpina, sancita la disciplina di corsi di formazione, quella dell’abilitazione tecnica all’esercizio della professione di guida alpina o maestro di alpinismo e di aspirante guida alpina, che si consegue con la frequenza di appositi corsi di formazione professionale e il superamento dei relativi esami”.
“E ancora, viene dettata la disciplina della commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione, nonché quella di corsi di aggiornamento professionale. È prevista, ancora, la disciplina del collegio regionale delle guide alpine e degli aspiranti guide alpine con le relative competenze, nonché quella relativa alle scuole di alpinismo e di scialpinismo”.
“Una parte della proposta di legge si occupa invece della disciplina della professione di accompagnatore di media montagna, ossia di colui che svolge professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, l’attività di accompagnamento su percorsi di tipo escursionistico, con esclusione delle zone rocciose, dei ghiacciai e dei terreni innevati e di tutti quei percorsi che richiedono l’uso di attrezzature alpinistiche. Viene disciplinato l’elenco speciale regionale degli accompagnatori di media montagna ed è disposta la previsione relativa all’abilitazione tecnica all’esercizio di tale professione, che si consegue mediante la frequenza di specifici corsi di formazione e il superamento dei relativi esami. Si disciplinano, inoltre, corsi di formazione professionale e corsi di aggiornamento professionale”.