LA COMUNICAZIONE È STATA INVIATA AI PRINCIPALI PARTITI E ORGANI DI GOVERNO DEI PAESI ESTERI, ALL’ALTO COMMISSARIATO PER I DIRITTI UMANI DELLE NAZIONI UNITE E AL SEGRETARIO GENERALE DEL CONSIGLIO D’EUROPA.
“A nome di tutti i cittadini discriminati e perseguitati, l’associazione “Umanità e Ragione” ha trasmesso una richiesta di aiuto internazionale per denunciare la violazione dei diritti umani in Italia e sollecitare un intervento umanitario da parte della Comunità internazionale finalizzato al ripristino della legalità e della democrazia”
Negli ultimi due anni, il governo italiano ha adottato una serie di misure normative emergenziali che contrastano direttamente il Codice di Norimberga, la Dichiarazione di Helsinki e il Patto internazionale sui diritti civili e politici, nonché con la Costituzione Italiana. Innanzitutto obbligano direttamente o indirettamente milioni di cittadini italiani e stranieri residenti in Italia ad acconsentire ad una vaccinazione per la quale non sono disponibili dati clinici completi su sicurezza ed efficacia. Inoltre, la decisione di sottoporsi a questa procedura non può essere considerata in alcun modo “informata” poiché il personale clinico non ha accesso a dati clinici completi sulla sua sicurezza ed efficacia. Questi atti sono stati emanati dal Presidente della Repubblica e ratificati dal Parlamento, con l’acquiescenza di una parte della magistratura e il pieno sostegno dei media.
Anche il governo italiano, d’intesa con le suddette istituzioni, sta attuando una politica di persecuzione e segregazione dei cittadini e degli stranieri residenti che non possono o non vogliono sottoporsi alle prime o successive dosi della so-c vaccino anti-Covid tutti, compresi adulti e minori che hanno già superato il malattia, che rischiano reazioni avverse e che hanno già avuto reazioni avverse gravi alla prima dose. A milioni di cittadini, infatti, è stato vietato il diritto al lavoro e quindi ad essere retribuito, il diritto a ricevere un’istruzione scolastica o universitaria, il diritto all’uso dei mezzi pubblici e degli impianti sportivi, il diritto alla partecipazione all’attività comunitaria ities, il diritto di entrare in alberghi, ristoranti e bar e luoghi di interesse culturale, il diritto di intraprendere viaggi nazionali ed internazionali e il diritto di accedere ai servizi sanitari o assistenza. Insomma, gli viene negata la partecipazione a tutte le forme di attività sociale. A causa del negato accesso ai servizi di trasporto pubblico, i cittadini non vaccinati delle isole minori non potranno raggiungere i servizi essenziali e gli ospedali frequentemente situati fuori dal territorio dell’isola.
Sono esclusi anche i cittadini italiani dal badare ai familiari ricoverati in strutture sanitarie o case di cura, anche quelli che si trovano in uno stato terminale. Le misure sopra citate, oltre al congelamento dei salari e alla negazione di ogni forma di sussidio economicoalimentare, stanno condannando milioni di cittadini: famiglie, bambini e giovani alla fame, alle malattie e alla segregazione sociale. Questo numero aumenterà in modo allarmante con l’annunciata estensione di queste misure persecutorie e discriminanti a tutte le categorie di lavoratori.
La drammatica violazione dei diritti umani attualmente in atto in Italia e l’attuazione sempre più diffusa di forme radicali di segregazione sociale, in virtù dell’esercizio illecito dei poteri governativi da parte dell’apparato statale, stanno costringendo milli di cittadini italiani per appellarsi alla ratione materiae più competente della comunità internazionale, nonché gli Stati più sensibili, di intervenire urgentemente per ripristinare immediatamente condizioni di legalità e democrazia. Garantire che il governo italiano riconosca e rispetti i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo, così come imposto dai trattati internazionali che si sono accordati di far rispettare, precluderà quasi sicuramente la valanga che minaccia di sopraffare la democrazia razze di altri paesi, come già si è visto nel recente passato.
Umanità e Ragione