L’ASL BOCCIA LE SCUOLE DELLA DON MILANI

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«CARENZE IGIENICO SANITARIE». L’ULTIMATUM NEI DUE PLESSI COMUNALI DI SAN MARTINO E VALCANNETO.

L’Asl di Rm 4 boccia la scuola. Anzi, due. È tutt’altro che positiva la situazione dei due plessi della Don Milani dopo il sopralluogo dell’azienda sanitaria distrettuale. In sostanza: «Infiltrazioni, muffa e miasmi dai servizi igienici». Sono soltanto alcune delle criticità certificate dagli ispettori che hanno effettuato una “visita” a sorpresa a Borgo San Martino e Valcanneto. Ispezioni che hanno evidenziato delle mancanze importanti dal punto di vista igienico sanitario e che – è il monito della stessa azienda sanitaria – dovranno essere risolte entro 30 giorni.

Ben più grande e complessa la situazione nel plesso di via Scarlatti a Valcanneto dove ci sono molte più classi tra elementari e medie, in tutto 17 con oltre 500 alunni presenti. La relazione dell’Asl non offre spazio ad interpretazioni. In molte aule ci sono «tracce di umidità e sporco su pareti e soffitti» poi anche «intonaci danneggiati, presenza di ragnatele e tracce di ingiallimento». In una quarta elementare ex sala informatica sono presenti dei server con cavi esterni e ante delle finestre apribili verso l’interno «di cui dovrebbe essere effettuata un’attenta valutazione dal punto di vista della sicurezza di alunni e docenti». Degradati anche gli altri locali. L’aula dei prof «ha ruggine sul termosifone e sul pavimento»; nei bagni sia per le femminucce che per i maschietti «c’è umidità, muffa e mancano i copri water». Nel deposito della cucina si registrano «infiltrazioni e muffe», nella biblioteca «infiltrazioni» e peggio nei servizi igienici della cucina «muffa e cattivi odori».

Tutte lacune messe nero su bianco dall’Asl che ha fatto “visita” agli edifici in compagnia della Polizia municipale etrusca prima dell’ultimatum: «si diffida la scuola ad effettuare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria atti a ripristinare le adeguate condizioni igienico sanitarie entro 30 giorni». Un caos scoppiato a nemmeno due mesi dal suono della prima campanella e dal trasferimento, tanto contestato dalle famiglie, dei bambini dalla scuola di San Martino proprio a Valcanneto.

Un assist per l’opposizione politica. «A sentir la Giunta comunale – intervengono in modo congiunto i consiglieri comunali Belardinelli, Paolacci, Bucchi, Orsomando, Piergentili, Pavin, Ramazzotti, Moscherini e Vecchiotti – si stava offrendo agli alunni di Borgo San Martino una struttura di eccellenza». Poi altre accuse. «Sembrerebbe inoltre che diverse aree esterne non sarebbero fruibili dagli studenti e i genitori non sono a conoscenza della motivazione. Forse anche queste aree non sono a norma?». Interviene il preside del circolo didattico Don Milani. «Si tratta di qualche carenza risolvibile – ribatte Riccardo Agresti – l’Asl ha evidenziato qualche graffio sulle pareti, ragnatele e un po’ di muffa. Abbiamo un mese di tempo per risolvere le problematiche e del resto siamo già a lavoro per farlo».

C’è poi da risolvere la problematica relativa ai servizi igienici della cucina dove sarebbero state riscontrate importanti infiltrazioni sulle pareti e sul soffitto. Locali dunque non agibili al momento. Ma anche in questo caso per il dirigente scolastico la situazione è sotto controllo: «Di questo però si dovrà occupare la ditta che ha in gestione il servizio mensa – prosegue Agresti – di concerto ovviamente con il Comune. Per quanto riguarda poi le aree esterne solo in un giardino, a San Martino, i giochini non sono a norma e dovrebbero essere rimossi».

Dopo le polemiche e soprattutto dopo la verifica dell’Asl ecco la replica del sindaco etrusco. «Lo scorso 18 settembre, proprio nel giorno della riapertura delle scuole , è quanto detto da Elena Gubetti -, la Asl Roma 4 ha ricevuto un esposto relativo alcune carenze dell’istituto. Appena quattro giorni dopo, si è svolto un sopralluogo congiunto, al quale hanno preso parte anche il nostro Ufficio Manutentivo e Ambiente, la Polizia locale e l’Assessore all’Edilizia Scolastica, Matteo Luchetti. Nessun problema grave all’interno della scuola». Per Gubetti insomma nulla di importante. «La Asl – prosegue – ha fatto solamente delle prescrizioni a cui l’Ente è tenuto ad assolvere. Avessero riscontrato carenze che avrebbero minato la sicurezza di studenti e personale dipendente, avrebbero immediatamente chiuso la scuola. Cosa che non è avvenuta.

Insomma, tutte questioni risolvibili attraverso semplici interventi di manutenzione ordinaria che la Asl ci ha prontamente prescritto e per i quali l’Ufficio ha immediatamente predisposto gli atti necessari al loro adempimento».