GLI straFATTI de L’ORTICA DI TONI MORETTI
Se adottando luoghi comuni che poi tanto comuni non sono, basta attingere infatti dalla storia recente e passata, la politica è l’arte di saper mentire ma soprattutto di saper ripetere la menzogna fino a renderla verità, coinvolgendo masse che producono consenso, servili e compiacenti, è indubbio che Cerveteri ha trovato in Alessio Pascucci, Sindaco al suo secondo mandato consecutivo, l’incarnazione del personaggio descritto con in più il raro mestiere di saper strategicamente comunicare la sua azione.
Di per sé, il sistema è semplice: basta svolgere ogni azione e compiere qualsiasi atto amministrativo dicendo che si agisce nell’interesse esclusivo dei cittadini che da tutto ciò trarranno vantaggio. E si spiegano pure i vantaggi. Vuoi mettere la soddisfazione che si prova a fare una bella passeggiata su un lungomare atteso da quaranta anni. Non era mai stato fatto prima! E poco importa se è costato una enormità, è vero con un contributo regionale ma con un terzo dell’importo a carico del comune e quindi dei cittadini, che per tale operazione si sono indebitati. Di quanto? Così a spanne circa settecentomila Euro che si dovranno comunque pagare, magari che so, tagliandoli ai servizi sociali o a qualcos’altro. Poco importa se è stato progettato a dir poco con i “piedi”, visti gli errori madornali di progettazione che non consentono le giuste manovre agli autobus del trasporto urbano. E ancora meno importa se per tale progetto è stata pagata una parcella di duecentomila euro e se questo lungomare è realizzato su una strada all’inizio privata, oggetto di una perimetrazione che porta a quel costruttore che ha lasciato per quaranta anni Campo di Mare al buio e senza acqua, vista la precarietà degli impianti nuove costruzioni da realizzare e che avrebbe dovuto essere a suo carico. Un lungomare che affaccia su una serie infinita di parcheggi più che al mare, che ha devastato le dune naturali, privo di strutture ricettive di intrattenimento e di svago. Ma lo volevano i cittadini e non manca il servile imbecille che lo esalta dicendo che è una cosa bellissima, durante la passeggiata, vedere i monti della Tolfa.
Dire che è stato fatto per il bene dei cittadini è una menzogna, infatti è evidente che il maggiore beneficio lo trae la società di costruzioni che era in stato fallimentare. Ripeterla all’infinito fa diventare la menzogna realtà e, gli imbecilli che la esaltano spostando il tiro dal mare alla vista dei monti della Tolfa, aiutano il processo. Ma si sa. La gente è semplice. Si accontenta e si esalta facilmente. É disposta a pagare e a dimenticare i disagi subiti se oggi possono portare i figli con la bicicletta nelle infuocate sere d’estate. Poco importa se per il politico che predica con slogan incisivi:” Mai stato fatto prima”, protagonista è comunque il cemento e tutti gli interessi che si porta dietro e ad occhio, potrebbero essere tanti. Questo non è un fatto scollegato fine a sé stesso ma il preludio alla nuova campagna amministrativa che vedrà coinvolta, a quanto sembra, anche Ladispoli.