L’area del Convento, della chiesa e del parco della Immacolata, non è un’area edificabile, come espresso dal sindaco Tidei. Quest’ultimo non si è speso per nulla per la sua salvaguardia.
Riceviamo e pubblichiamo
L’area del Convento, della chiesa e del parco della Immacolata, non è un’area edificabile, come espresso dal sindaco Tidei. Quest’ultimo non si è speso per nulla per la sua salvaguardia.
Il Comitato segnala che in alcuni comunicati ed interviste rilasciate dal Sindaco sui media in questi giorni, si evince che: l’area del Convento era edificabile, i Frati minori avevano venduto alla società costruttrice Lilium Maris srl secondo quanto stabilisce il Piano Regolatore di Santa Marinella, compatibilmente con quanto previsto dal Prg . Per meglio dire l’area, fatte salve altre prescrizioni, era edificabile e pertanto “non si comprende quale potesse essere un eventuale coinvolgimento del sindaco in un iter strettamente burocratico”. Così specifica Tidei – come fosse di sola competenza dell’ufficio Urbanistico, chiamato a rispondere all’istanza presentata dalla società Lilium Maris che aveva chiesto la compatibilità urbanistica dei terreni ubicati a Santa Severa. L’area del progetto, come già detto e come confermato dai tecnici comunali, ricade dunque in zona C2 di completamento
L’Avv. Pietro Tidei – Sindaco di Santa Marinella, sostiene altresì di aver fermato tutto, quando ha scoperto che c’era un vincolo della Soprintendenza. Ciò però non corrisponde alla verità.
Nell’iter amministrativo c’è stato il parere negativo per il profilo paesaggistico da parte della sovrintendenza. Dunque ha affermato una cosa inesatta e soprattutto, il vincolo lo può proporre il Sindaco alla Regione, che valuta ed eventualmente approva.
Altrimenti può provvedervi il Consiglio Comunale approvando una variante restrittiva al PRG, con vigore immediato, dichiarandola “zona conservativa”. Questa infatti è la procedura che il Comitato aveva appositamente richiesto nell’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Civitavecchia nel Maggio del 2021, inviato per conoscenza proprio anche al Sindaco di Santa Marinella.
Una richiesta pubblicizzata con appelli, interviste ed articoli sui media da questo comitato, senza per altro mai essere ricevuto dal sindaco stesso, nè dagli assessori comunali preposti. Si è trattato di un colpevole silenzio, che ci ha impedito di sollevare tutte le nostre perplessità e i nostri dubbi sulla correttezza del procedimento adottato.
Il progetto, vagliato sommariamente dagli uffici comunali, è stato inviato in tutta fretta al controllo degli enti preposti, senza avere approfondito la veridicità e la congruità della documentazione di riferimento.
Nell’operato dell’ufficio urbanistica, questo Comitato ha evidenziato infatti troppe incongruenze e importanti lacune, che fortunatamente non sono sfuggite alla Soprintendenza.
La titolarità sugli immobili, ad esempio, non può essere riferita a chi si dichiara proprietario sulla base di semplici documenti, se non è supportata anche da precisi riscontri sulla possibilità di impiego degli stessi beni. Nella fattispecie infatti si tratta di fondi e costruzioni derivanti da un lascito, ricevuto nel 1948, ma che risulta essere stato iscritto ai Pubblici Registri soltanto nel 2021: nel 1972 intanto, i frati beneficiari vendono parte della proprietà acquisita. Tutta l’area è soggetta ad importanti variazioni di uso e di destinazione. In questo contesto matura tutta una serie di procedimenti di concessione edilizia di non facile riscontro negli archivi, se non quando il Comune, per porre freno ad eventuali speculazioni edilizie, rilascia agli stessi frati una concessione a condizione che si dovesse stipulare contestualmente un atto d’obbligo, con espresso vincolo “ad uso religioso”, sia per gli edifici, sia per il parco annesso.
C’è da aggiungere poi che il progetto presentato dalla Lilium Maris srl non ha avuto nessuna contestazione di difformità riguardo al vigente P R.G. e le sue mappature.
Nel P.R.G. infatti, la strada che incrocia Via Giunone Lucina e Via Paolo Borsellino, procede verso lato mare e arriva fino alla chiesa. Alleghiamo al proposito una immagine relativa al P.R.G. cartaceo in possesso degli uffici comunali
Il progetto edilizio in esame, ha allegato invece una copia della mappa del P.R.G. in cui via Borsellino conclude il suo percorso in via Giunone Lucina. Dunque, nella mappa prodotta dalle Lilium Maris una strada scompare, come se fosse depennata. Nessuno all’ufficio urbanistica ha eccepito un qualche rilievo.
Nel febbraio 2021 una sentenza del Tribunale di Civitavecchia riconosce alla Congregazione la piena proprietà di due piccoli lotti per usucapione. Si tratta di porzioni di terreni confinanti proprio con la strada misteriosamente depennata rispetto all’originale P.R.G. nella mappatura prodotta dalla Lilium Maris srl.
Dunque, in un colpo solo sono stati accorpati alla proprietà una strada pubblica e due appezzamenti di terreno su cui, se la strada non fosse stata abusivamente cancellata, non sarebbe possibile edificare, nel rispetto delle distanze e dei confini. Una situazione che avrebbe anche una fortissima incidenza nel computo delle metrature predisposto nel progetto edilizio.
Non ci risulta infatti che l’ufficio urbanistica comunale abbia effettuato precise valutazioni in merito alla cubatura delle costruzioni, rapportandole anche alle abitazioni già costruite.
Di incertezze, inesattezze, dubbi e perplessità dunque, da come si evince, ce ne sono molte.
Se l’ufficio competente potrà avere eventuali colpe le sue colpe, vogliamo al tempo stesso evidenziare che anche l’assessore all’urbanistica ha le sue gravi responsabilità. Il caso vuole, infatti che l’assessorato all’urbanistica dell’epoca era diretto direttamente dal Sindaco di Santa Marinella! Una responsabilità politica per la quale si dovrà “rendere il conto” alla collettività. In ragione delle parole espresse recentemente sui media e se avesse assunto un comportamento coerente con quanto espresso, al sindaco Tidei va dunque addebitato il fatto di non aver promosso una variante al P.R.G. e non averla portata in votazione al Consiglio comunale.
Il progetto dunque andava sonoramente bocciato, subito, per non essere conforme al P.R.G. Per tale ragione, senza perdere ulteriore tempo invitiamo oggi stesso il sindaco a:
– Ritirare il progetto per un nuovo approfondito esame;
– Far abbattere il cancello abusivo che chiude la prosecuzione di Via Borsellino – Lato Mare, in quanto ostruisce una strada comunale, regolarmente prevista nel P.R.G.
– Promuovere una variante del P.R.G. mettendo il lotto in questione “in conservativo”