Lago di Bracciano: alta la guardia in difesa dell’ecosistema

0
960
lago di bracciano

I prelievi Acea dal lago di Bracciano sono fermi dal 14 settembre 2017.

Ora, ogni cittadino, può controllare sul sito del Parco di Bracciano-Martignano oltre al livello del lago monitorato costantemente dai guardiaparco ai moli dei tre paesi rivieraschi di Bracciano, Anguillara e Trevignano e visionare, semmai dovessero riprendere nuove captazione, la quantità dell’acqua prelevata. Sono questi alcuni dei risultati raggiunti nel 2017 dalla battaglia per il rispetto della concessione in difesa di un ecosistema che rischiava di scomparire e che oggi a distanza di tre anni sta cercando di ritrovare un suo nuovo equilibrio. Il territorio è stato messo sotto stress da una politica di un’azienda votata al profitto che ha potuto considerare il lago come una vasca da bagno da svuotare a proprio piacimento senza dover rendere conto a nessuno.

lago di braccianoLa battaglia del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano e del fronte comune che ha unito le istituzioni del lago ha messo uno stop a tutto questo. I vertici di Acea di allora sono stati raggiunti da una richiesta di rinvio a giudizio per disastro ambientale e dopo la prima udienza saltata dopo la presentazione di un certificato medico da parte del legale di Saccani allora amministratore delegato dell’azienda una nuova udienza che dovrebbe essere risolutiva circa l’esito del procedimento preliminare è fissata per il prossimo 27 gennaio 2021. Fondamentale in questa battaglia il ruolo del team di avvocati, Simone Calvigioni, Francesco, Falconi, Mario Lepidi e Marco Marianello, che hanno rappresentato le istanze del Comitato per la Difesa del Lago di Bracciano a tutti i livelli financo dinanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche e alla Corte di Cassazione. Il Comitato ha già annunciato che si costituirà parte civile, così il Parco di Bracciano-Martignano mentre per quanto riguarda i Comuni appare ad oggi possibile la costituzione dei Comuni di Trevignano ed Anguillara. Da Bracciano infatti non è ancora arrivato nessun provvedimento in tal senso. Sono molte le problematiche ancora aperte.

lago di bracciano
DIGITAL CAMERA

Una buona notizia è che la isoetes sabatina, l’alga appena scoperta nel lago di Bracciano, non si estinguerà almeno per il momento ciò grazie ad un salvataggio in extremis e la custodia di alcuni esemplari. “A breve uscirà un articolo scientifico – commenta Mattia Azzella che ne è stato lo scopritore – che ne descrive le peculiarità e che la identifica come la specie del genere Isoetes più rara al mondo e anche la più minacciata. Il popolamento si è molto ridotto a causa dell’abbassamento del lago e il programma di conservazione ex situ avviato dall’Università della Tuscia è stato un successo. Abbiamo riprodotto la specie in vitro ma ora sarebbe bello passare alla seconda fase, ovvero la reintroduzione nel lago delle piante prodotte in laboratorio. Questo consentirebbe di aumentare il numero di individui presenti in natura, scongiurando l’estinzione”. Servono tuttavia per il reimpianto nuovi finanziamenti. In questi anni si è inoltre costituito per il coordinamento del Parco di Bracciano-Martignano il Contratto del Lago di Bracciano che ha ottenuto alcuni finanziamenti dalla Regione Lazio, ma la mancata adesione di Acea ad oggi appare un macigno. Inoltre nulla si è mosso dal punto di vista della programmazione.

Il Comitato per la Difesa del Lago di Bracciano chiede da quando si è costituito che si proceda ad un progetto di fattibilità per riportare al lago le acque che ora finiscono nell’Arrone dopo il trattamento del depuratore Cobis. Ciò anche prevedendo uno specifico trattamento delle acque in uscita dal depuratore. Il Comitato inoltre, in vista dell’udienza del 27 aprile 2021, ha rinnovato l’appello al Ministero dell’Ambiente affinché si costituisca in giudizio quale parte civile. Si tratta infatti dell’unico ente che, in base alla normativa vigente, può chiedere il risarcimento per danno ambientale. Il lago resiste come non scema la volontà dei cittadini del territorio di difendere un ecosistema attorno al quale ruota la vita e l’economia dell’intero comprensorio sabatino.

Graziarosa Villani

Copertina:Cristiano Mandracchia