STRADE SPORCHE, SUI MARCIAPIEDI È CRESCIUTA LA GIUNGLA. I RESIDENTI IN RIVOLTA.
Disattese finora le promesse di Palazzo Falcone. E l’estate praticamente è finita. Marciapiedi e strade a Ladispoli si trovano in stato di abbandono. Interi quartieri, persino le vie centrali, sono avvolti dal degrado. Erbacce, una vera e propria giungla aumentata a dismisura e che impedisce il transito di mamme col passeggino e di disabili in carrozzina e poi anche rifiuti e mini discariche e deiezioni canine ovunque.
Ad aggravare la situazione gli alberi malati e non potati e le foglie lasciate a terra: uno scenario di potenziali rischi in caso di acquazzone. Insomma, qualcosa si è inceppato nel servizio di pulizia nel periodo in cui la popolazione è raddoppiata. Le segnalazioni arrivano da ogni parte e anche dal salotto cittadino come via Duca degli Abruzzi, via Palermo, via Napoli, via La Spezia. In via Fiume residenti e commercianti hanno dato persino vita ad una raccolta firme contro il degrado ma non è servita a suscitare una reazione.
La vegetazione ha coperto persino il marciapiede di fronte al consultorio familiare di via Nino Bixio. Nelle stesse condizioni via Enrico Toti sempre nel quartiere Caere Vetus e gli abitanti, stufi di attendere, passano alle azioni faida-te. «Non sono servite sollecitazioni né reclami, ora provvederò da solo, ma non lo trovo affatto accettabile», è lo sfogo del signor Federico. Una polemica tira l’altra. «Vogliamo parlare delle strade più interne? – gli fa da eco la signora Laura – Tipo via della Fenice? In 40 anni non ho mai visto passare nessuno che abbia pulito i marciapiedi. Mai nessuno che abbia tagliato l’erba. Per non parlare della gente veramente indecorosa». Nell’elenco le aree fatiscenti aumentano giorno dopo giorno. Perché Ladispoli è così sporca? Tanti i fattori secondo la giunta comunale. «Intanto gli interventi da contratto con la ditta della nettezza urbana – chiarisce Marco Pierini, assessore a Igiene – erano già terminati a giugno. E poi ci sono dei limiti legati al personale che non consente di andare più veloce sulla pulizia delle strade. Quando è possibile si sottraggono i dipendenti della raccolta per lo sfalcio dell’erba ma anche le condizioni climatiche non ci hanno aiutato».
L’assessore vorrebbe cambiare alcune cose ma dal 2024. «È logico che si potrebbe fare meglio – ammette – ma Ladispoli è una città enorme e ci vorrebbero almeno dieci persone nel rimuovere le sterpaglie e non due. Si deve attendere il futuro bilancio per programmare interventi diversi». L’opposizione punta l’indice proprio contro questa lentezza. Dopo il Pd ecco Ladispoli Attiva. «Inutile girarci intorno – evidenzia Fabio Paparella, consigliere comunale – Ladispoli non è mai stata così sporca e per certi versi allo sbando per quanto riguarda manutenzione dei marciapiedi e del verde. La cosa che fa sorridere è che in campagna elettorale il sindaco parlò di un piano Marshall per il rifacimento dei marciapiedi».