L’erosione come documentato infligge un’altra lesione alla fiancata del simbolo ladispolano.
Annunciati 2 milioni di euro dal Governo due anni fa per ristrutturarla, intanto però Torre Flavia avrebbe subito a quanto pare un’altra frattura. Le onde non aspettano e continuano a danneggiare il simbolo di Ladispoli. Le immagini confrontate con la torre di qualche anno fa non lasciano spazio ad interpretazioni.
A subire un parziale cedimento, almeno da un punto di vista visivo, la parte a sinistra (spalle rivolte non verso il mare ma verso l’ex camping). L’intervento rientrerebbe nelle strutture finanziate dalla Commissione per la selezione del progetto “Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati” solo che ancora non c’è una data inerenti l’inizio del cantiere e nel frattempo l’erosione avanza. Insomma, appare sempre più critica la stabilità dell’antico rudere di epoca romana un tempo utilizzato come postazione di sicurezza per i soldati e danneggiata dai bombardamenti nella seconda guerra mondiale. Il monumento, realizzato tra il 1568 e il 1581, è riportato sul gonfalone della città e mareggiata dopo mareggiata sta perdendo i mattoncini della sua cortina laterizia. Insomma, bisogna fare in fretta.
