Ladispoli, si toglie la vita a 28 anni. Non lavorava da oltre due mesi

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caserma dei carabinieri di Ladispoli
Caserma dei Carabinieri di Ladispoli

La vittima è un giovane indiano impiegato come lavapiatti in un ristorante nel comune di Fiumicino. A Santa Marinella qualche ora prima si era suicidato un 50enne. 

Un 50enne a Santa Marinella, un 28enne a Ladispoli. In poche ore due persone sul litorale nord  si sono tolte la vita. Ed è ancora da capire se tra le cause ci sia la mancanza di lavoro nell’ultimo periodo. Più che un sospetto ad esempio sul caso ladispolano, su cui continuano ad indagare i carabinieri che domenica pomeriggio, a poche ore dalla fine del lockdown, sono intervenuti nell’appartamento dove il giovane indiano, in Italia da circa un anno, ha compiuto l’estremo gesto.

Il ragazzo era riuscito trovare un’occupazione come lavapiatti in un ristorante nel territorio di Fiumicino. Sicuramente un’occasione importante, una speranza per il suo futuro. Poi la situazione a febbraio è cambiata. Sono arrivati i primi contagi, i morti e l’annuncio della pandemia con le successive ed inevitabili restrizioni imposte dal Governo. Anche i ristoranti, così come i bar ed altre attività commerciali hanno chiuso i battenti per molto tempo. I militari stanno cercando di capire se l’estremo gesto sia legato proprio alla perdita momentanea del lavoro. La salma è stata traslata all’istituto di Medicina legale del Verano.