DUE LE NOMINATION ITALIANE ALL’OSCAR: PINOCCHIO CON BENIGNISULLA SPIAGGIA DI PALO E IL FILM DELLA LOREN DOVE IL PICCOLO IBRAHIMA GUEYE FU LA RIVELAZIONE.
Geppetto e Pinocchio che camminano sulla spiaggia di Palo mano nella mano verso l’orizzonte. In qualche modo ci finirà anche Ladispoli sugli schermi di Hollywood.
Sì perché il film “Pinocchio” di Matteo Garrone è candidato all’Oscar per i costumi e chissà che ad incidere sulla nomination sia stato proprio questo luogo magico ricco di vegetazione autoctona, reperti storici, dune mediterranee e anche di resti degli antichi romani seppelliti duemila anni fa sotto la sabbia e di tanto in tanto scoperchiati dall’erosione che continua ad avanzare senza sosta.
Massimo Cantini Parrini è il creatore dei costumi per il Pinocchio. Il film ha ottenuto ben due candidature agli Oscar: una proprio per i costumi e l’altra per il make up, trucco e acconciatura di Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti.
Ma le sorprese non finiscono qui: Ladispoli raddoppia in vista dell’attesissima data del 25 aprile con il piccolo attore Ibrahima Gueye, a 12 anni rivelazione ne “La vita davanti a sé” con Sophia Loren. La colonna sonora “Io si” di Laura Pausini si giocherà il premio e il piccolo Gueye, residente a Ladispoli, ha già ricevuto un premio speciale dal sindaco Alessandro Grando durante il Consiglio comunale. Ormai è conosciutissimo l’attore nel ruolo di Momo, nel film prodotto da Edoardo Ponti, che ha riportato sul grande schermo la Sofia nazionale. Opera approdata per il momento solo su Netflix (complice la pandemia) dove ha spopolato.
Insomma, due nomination all’Oscar e guarda caso Ladispoli risponde presente, regalando una doppietta. Roberto Benigni (Geppetto) non si fece riconoscere quando la costa si trasformò in un set cinematografico. L’attore toscano, barba incolta e aspetto trasandato per somigliare al povero falegname di Collodi, riuscì a tenere a distanza anche i primi curiosi che si erano avvicinati accorgendosi della presenza di un cast d’eccezione. La scena più bella, che scattò l’ex sindaco ladispolano, Crescenzo Paliotta, ritrae Pinocchio e Geppetto sulla sabbia che dal Borgo di Palo porta a Ladispoli. Sarà proprio sugli scogli di fronte all’antico simbolo della città che i due verranno portati a riva dal tonno dopo la disavventura nella pancia del pescecane.
E da quegli scogli appunto Benigni e Federico Ielapi (altra grande sorpresa nei panni del burattino più famoso del mondo) si dirigono poi verso nord. «In pratica quella per i ladispolani è la seconda punta – spiega Paliotta – dopo la prima punta nella quale ci sono i resti del fortino dei soldati. Insomma, un sito storico, quanto affascinante».
In tempi più recenti, restando legati al cinema, Palo ha accolto molti altri registi di opere cult del cinema italiano. «Era stato nel 1936 Roberto Rossellini, allora residente a Ladispoli, – racconta Crescenzo Paliotta – a parlare per primo della bellezza scenografica del Borgo e del Castello Odescalchi di Palo. Alla moglie Marcellina De Marchis disse subito quanti film si potessero girare. Ma fu il regista Mario Soldati a scegliere questa ambientazione tra il 1952 e il 1953 costruendo sul bagnasciuga proprio davanti al Borgo un galeone a grandezza reale set per “I tre corsari”, per “Jolanda, la figlia del Corsaro Nero” e “Il sogno di Zorro”». Utilizzando la stessa nave Raffaello Matarazzo girò “La nave delle donne maledette” mentre Borgo Duilio Coletti ambientò “I sette dell’Orsa maggiore”. Il galeone per tre anni rimase ferma lì a Palo.