Approvato in Giunta il progetto “Cittadella della Solidarietà”, sarà ospitato nei locali di via Genova, locali confiscati alla criminalità organizzata.
Riceviamo e pubblichiamo:
“Era l’8 maggio 2017, all’epoca ero ancora candidato sindaco, in piena campagna elettorale. A seguito di una richiesta fatta pubblicamente da un’associazione di volontariato di Ladispoli scrissi: “Ho letto con molta attenzione il comunicato stampa in cui Animo Onlus invita i candidati sindaco di Ladispoli a inserire nel programma amministrativo la Cittadella della Solidarietà. Un progetto che merita sicuramente di essere sostenuto dall’amministrazione comunale e che non ha ancora visto la luce, a causa della scarsa attenzione della Giunta di centrosinistra nei confronti delle politiche sociali. Accolgo quindi favorevolmente l’invito di Animo Onlus di inserire all’interno del programma amministrativo la realizzazione della Cittadella della Solidarietà, progetto che la coalizione che rappresento si impegna sin d’ora a sostenere”.
Quella promessa non l’abbiamo mai dimenticata e oggi, a distanza di quasi tre anni, possiamo finalmente dare una risposta concreta alle realtà del terzo settore di Ladispoli, facendole uscire dalla condizione di precarietà in cui sono state relegate per anni
Ho chiesto alle associazioni di visionare l’immobile e di valutare se fosse idoneo ad ospitare il progetto della Cittadella della Solidarietà. La risposta affermativa è arrivata immediatamente.
E così, con l’approvazione del progetto avvenuta ieri mattina da parte della Giunta comunale, abbiamo ufficialmente messo a disposizione delle associazioni Animo, Humanitas e Libera i locali che accoglieranno in via definitiva la Cittadella della Solidarietà.
Per chi ancora non lo conoscesse, si tratta di un progetto molto importante, attivo in particolare nell’ambito della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, a cui ogni anno si rivolgono centinaia di nuclei familiari in difficoltà economica.
Concedere una sede stabile a queste associazioni le metterà finalmente in condizione di programmare le attività svolte con maggiore efficacia e serenità.
Inoltre, il fatto che si tratti di locali confiscati alla criminalità organizzata rappresenta un ulteriore valore aggiunto: la comunità che si appropria di un qualcosa che è stato realizzato a suo danno in maniera illecita e viene utilizzato per fare del bene alle persone che hanno bisogno.
A nome della Città di Ladispoli ringrazio tutti i volontari delle associazioni Animo, Humanitas e Libera per l’encomiabile lavoro svolto in questi anni e per quanto continueranno a fare, d’ora in poi, nella nuova sede della Cittadella della Solidarietà”.