Un progetto ambizioso mira a salvaguardare il sito naturale della città.
Oltre un milione e mezzo per riqualificare il bosco di Palo Laziale. In pochi lo sanno, ma sarà l’Europa a ripopolare la preziosissima macchia mediterranea grazie ad un progetto commissionato dall’Ue e seguito da “Life Primed, in sinergia con il comune di Ladispoli. il dipartimento di Biologia ambientale dell’università della Sapienza di Roma e l’agenzia regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione in agricoltura. Altri finanziamenti invece verranno messi sul piatto per lo sbocco del delta Nestos in Grecia. Tra il paese ellenico e quello italiano i milioni alla fine sono 3. Il piano mira al recupero della macchia mediterranea di Palo messa a dura prova negli ultimi 20 anni dall’attacco di un fungo patogeno che ha creato seri problemi all’oasi tanto amata. Sono state aggredite tantissime alberature, come querce, lecci e frassini. «Avverrà una rigenerazione degli alberi – illustra il prospetto Filippo Moretti, consigliere comunale e delegato alle Aree Protette di Ladispoli – colpiti da questa malattia causata principalmente da condizioni di stress ambientale, come la siccità ad esempio. Si sono create ampie radure all’interno dell’area verde e avverrà una rigenerazione del seme della pianta. Parallelamente si procederà alla costruzione di una grande vasca di accumulo di acqua piovana che attraverso un sistema di drenaggio riuscirà poi a nutrire lecci e querce reinserite nel loro ecosistema. La riserva naturalmente avrà la funzione anche di poter essere utilizzata in caso di incendi. Ricordo che nei mesi scorsi sono stati già impiantati 40 nuovi lecci».
