Ladispoli, l’opera “fantasma” arriva in Regione

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Il consigliere dei Verdi Marotta ha presentato un’interrogazione sul cine-teatro Freccia.

Il rebus del cine-teatro di Ladispoli non è stato ancora risolto e ora la vicenda approda anche alla Pisana. In particolare il consigliere regionale e capogruppo di Verdi e Sinistra Claudio Marotta ha presentato un’interrogazione a risposta scritta su un’opera ritenuta “fantasma” i cui lavori si sono interrotti oltre due anni fa.
A dire il vero è da molti più anni che i cittadini, le associazioni culturali del territorio e gli esponenti politici di opposizione chiedono lumi sullo stato di avanzamento del restyling dell’auditorium “Massimo Freccia”.
L’opera venne inaugurata nel 2017 dalla vecchia amministrazione di centrosinistra e successivamente chiusa per delle carenze relative alla sicurezza. La struttura era stata affidata a un privato che si sarebbe dovuto far carico degli interventi necessari per riaprire al pubblico la struttura, almeno come sempre affermato dall’attuale giunta di centrodestra. Un progetto però che per un motivo o per l’altro non riesce a vedere luce.
Diverse le motivazioni tirare fuori dalla classe politica dalla «pandemia» per poi addebitare i netti ritardi «alla guerra e ai rincari energetici». Una situazione che per il consigliere regionale «oltre ad arrecare grave danno e pregiudizio alla comunità locale privata per lunghi anni di una storica e importante struttura culturale e sociale, rischia di determinare gravi danni erariali».
Poi la richiesta di Marotta al presidente del Consiglio regionale Antonio Aurigemma. «Si è creata la necessità – riporta il documento – di disporre una verifica amministrativa in esito ai finanziamenti concessi nel corso degli anni in favore del teatro-auditorium “Massimo Freccia” per quali finalità e a quali condizioni, quali iniziative si intendono adottare al fine di assicurare il funzionamento dell’opera».
Si muove anche l’opposizione di Ladispoli che tra l’altro ha già presentato nei mesi scorsi un esposto alla Corte dei Conti. «Auspichiamo che anche la Regione intervenga per verificare la situazione dell’ormai ex teatro Freccia – sostengono i consiglieri comunali di Ladispoli Attiva Gianfranco Marcucci e Fabio Paparella -, ricordiamo che la Regione ha contribuito con quasi 1,3 milioni di euro ai lavori di ristrutturazione della struttura, che ad oggi non è ancora aperta al pubblico. Nulla di fatto, malgrado siano trascorsi circa quattro anni dal previsto avvio delle attività da parte della società, alla quale nel frattempo la Giunta ha concesso l’azzeramento del canone concessorio».
Da qui la richiesta di una commissione di indagine. «Si incarichi l’avvocatura – concludono Paparella e Marcucci – di verificare le condizioni per la risoluzione del contratto di concessione per grave inadempimento. Facciamo appello al senso di responsabilità dei colleghi di maggioranza». Al momento l’amministrazione comunale non ha voluto replicare.