Dopo Civitavecchia potrebbe scattare anche a Ladispoli il piano in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio.
Dopo Civitavecchia, molto probabilmente sarà anche la volta di Ladispoli. L’Asl di Rm 4 secondo quanto trapela starebbe predisponendo un piano di vaccinazione per i clochard alle prese comunque con una situazione di emergenza per diverse ragioni. Prima l’incendio doloso sotto al cavalcaferrovia IX Novembre che ha praticamente incenerito i container dove si rifugiavano alcuni cittadini dell’Est Europa. Poi ci si è messo il maltempo della scorsa settimana. La piena ha spazzato via le tendopoli allestite sulle sponde dei fiumi Vaccina e Sanguinara e un polacco 50enne in carrozzina è stato salvato miracolosamente. Infine la decisione di chiudere alle 22 le porte della sala d’attesa dei pendolari in stazione. Da oggi i senza fissa dimora saranno ancor di più allo sbaraglio. Pur con una miriade di difficoltà logistiche, l’azienda sanitaria sta trovando il modo di attivarsi per somministrare con medici e infermieri volontari il vaccino antinfluenzale a coloro i quali vivono per la strada e a tutte le persone in condizioni di povertà ed emarginazione che non frequentano abitualmente gli ambulatori dei medici di medicina generale o quelli specialistici presso i rispettivi distretti. Un’iniziativa nata dalla collaborazione della comunità di Sant’Egidio di Civitavecchia con l’unità operativa “Attività rivolte alla persona” presso il dipartimento di Prevenzione dell’Asl. Resta da capire quando e come verranno radunati i senzatetto sparpagliati in diverse zone di Ladispoli.