Ladispoli, l’Asl bussa alle porte dei cittadini chiedendo gli arretrati sulle prestazioni sanitarie

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Utenti sul piede di guerra, c’è chi dichiara di essere perfettamente in regola. 

L’incubo Asl si è materializzato. Come se non bastassero gli aumenti del gas e dell’elettricità, ecco un nuovo e imprevisto “debito” da saldare, stavolta non con il Governo ma con un altro Ente. Ecco l’avviso recapitato a domicilio a centinaia e centinaia, a sentire le lamentele anche migliaia di cittadini di Ladispoli e altre località del distretto sanitario. “Avviso all’utenza: hai ricevuto una lettera relativa alla compartecipazione alla spesa per prestazioni sanitaria dal 2011 al 2018? Ti verranno indicate le modalità di pagamento o le eventuali modalità di contestazione in una successiva lettera.

Il dettaglio delle singole prestazioni è consultabile sul sito della Regione (www.salutelazio.it/servizi-online) tramite spid”, questo è il gentile invito dell’Asl. Garbato ma anche determinato nello stesso tempo a rivendicare soldi del passato alla popolazione che infuriata non le ha mandate a dire sui social, proponendo come alternativa una class action. Sono arrivati importi da 200, 300 fino a 600 euro.

“Buongiorno, io l’ho appena ricevuta per il recupero somme prestazione ticket del 2014”, dice una destinataria.

“Sono multe riguardanti visite mediche le quali non mi spettava l’esenzione. Ma ne sono arrivate anche altre due a nome dei miei genitori le quali somme non sono poi così piccole”, è la critica di un’altra residente.

“Anche a mia sorella è arrivata la multa per mancato pagamento del ticket in riferimento al 2016, ma la cosa strana è che la situazione reddituale dell’epoca è tale e quale ad oggi in quanto ha una pensione di invalidità da una vita quindi un reddito rimasto invariato e che loro conoscono bene”.

Una segnalazione tira l’altra. C’è chi vive in un’altra regione e non può vedere il suo singolo caso. Ancora polemiche: “E’ arrivata una lettera dalla Asl Roma 4 dove ci avvisa che presto arriverà una ingiunzione di pagamento per prestazioni mediche ospedaliere prima su mia figlia all’epoca minorenne mandato direttamente a lei nonostante abbia appena finito scuola quest’anno, poi adesso anche a me e l’altro mio figlio. Le nostre domande alla Asl di Cerveteri sono sempre state tutte in regola per esenzione da reddito dove i ragazzi sono a mio carico dopo separazione legale e con reddito Isee in regola con normativa vigente riguardo i canoni previsti per esenzione”. E.R.