LADISPOLI. L’ inerzia istituzionale è concausa della morte civica

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I Tre Amici al Bar, Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao, si soffermano sugli scempi urbanistici di Ladispoli, nel centro cittadino.

Riceviamo e pubblichiamo: “Nel parlare con cittadini residenti in via Ancona, in prossimità del Mercato giornaliero, abbiamo riscontrato la profonda delusione dovuto al senso di abbandono causato dal consapevole degrado segnalato alle istituzioni dai predetti cittadini. La fotografia dell’ ex alberghiero di via Ancona a Ladispoli, certamente non è un bel biglietto da visita per una cittadina che dovrebbe sviluppare il turismo come prima fonte di reddito. Andando avanti, angolo via Ancona via Venezia scopriamo un lago di acqua chiara dovuta ad un tombino otturato che da diverso tempo non smaltisce l’acqua della perdita idrica. Anche in quest’ultima circostanza, le persone residenti asseriscono di aver sollecitato le Istituzioni. Questi due noti casi dimostrano la presunta non curanza degli Enti preposti e per quanto riguarda il disagio igienico ambientale il degrado oltre la normalità tolleranza che non giova a Ladispoli. Concludendo, i Tre Amici al Bar sollecitano le Istituzioni a ripristinare lo Stato di Diritto al servizio del cittadino.

Si rammenta, inoltre, che il Legislatore, per salvaguardare i Cittadini che lavorano nella “Pubblica Amministrazione” e nel settore “Privato”, ha emanato il Decreto Legislativo n.24 del 10.03.2023 (pubblicato in G.U. n.63 del 15.03.2023) – che è entrato in vigore il 30.03.2023 – “Whistleblowing attuativo della Direttiva Europea n.1937/2019.

In sintesi, dal combinato disposto dell’articolo 1 e dell’articolo 2 del citato Dlgs.n.24/2023 si ricava che: “il whistleblower è la persona che segnala, divulga ovvero denuncia all’Autorita’ Giudiziaria o Contabile, violazioni di disposizioni Normative Nazionali o dell’Unione Europea che ledono l’interesse pubblico o dell’ente privato, di cui è venuto a conoscenza in un contesto lavorativo o privato.

Quanto sopra, ai sensi dell’articolo 118, quarto comma, della nostra Costituzione della Repubblica Italiana che recita: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.

Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera democrazia”.

Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao