“Con il nuovo commissariato nessuna sottrazione degli spazi ai servizi sociali”.
“L’istituzione del Commissariato della Polizia di Stato a Ladispoli rappresenta una svolta epocale. È uno di quei “desideri” chiusi da anni in un cassetto e che mai nessuno fino ad ora era riuscito a far diventare realtà”. A parlare è il sindaco Alessandro Grando che ha inteso rispondere ad alcune osservazioni in merito all’apertura di un presidio della Pubblica sicurezza a Ladispoli.
“Una delle condizioni necessarie affinché si raggiungesse questo risultato – prosegue Grando – era che il Comune mettesse a disposizione una struttura di sua proprietà. Dopo diversi sopralluoghi, la scelta è ricaduta sulla struttura di via Vilnius, attuale sede della Polizia locale e della Protezione Civile, per i quali ovviamente si è poi reso necessario individuare una nuova base.
Anche qui, dopo aver vagliato varie ipotesi, la scelta è ricaduta sul locale di proprietà comunale di via Aldo Moro, inizialmente occupando solo il piano terra e in un secondo momento anche il primo piano. Come molti sanno la struttura di via Aldo Moro, fino ad ora, è stata interamente utilizzata dai Servizi Sociali, tranne che per una breve parentesi in cui è stato necessario trasferire alcune classi al piano terra a causa dell’inagibilità del plesso scolastico di via La Spezia.
Ma qualcuno può veramente pensare che l’Amministrazione comunale non abbia già previsto di destinare ai Servizi Sociali altri spazi idonei in sostituzione di quelli di via Aldo Moro? È già tutto programmato. La prima struttura che metteremo a disposizione è quella di via Genova. Si tratta di locali confiscati alla criminalità organizzata che l’Amministrazione comunale si è recentemente aggiudicata. Siamo in attesa che ci vengano consegnate le chiavi dell’immobile, cosa che dovrebbe accadere entro la fine del mese corrente. Un secondo locale, visto che non ne abbiamo altri a disposizione, verrà invece acquistato o preso in affitto e sarà individuato a seguito delle procedure previste per legge.
Non ci sarà quindi nessuna sottrazione di spazi nei confronti dei Servizi Sociali, come qualcuno vorrebbe far credere per creare le solite polemiche strumentali. Sottolineo infine – conclude il sindaco Grando – come le nuove destinazioni per i Servizi Sociali saranno sicuramente collocate in un contesto più idoneo rispetto alla zona artigianale. Uno dei requisiti che verranno richiesti nella ricerca dell’immobile sarà infatti quello di essere situato all’interno del centro abitato, quindi in un contesto più integrato e facilmente raggiungibili rispetto alla zona Via Aldo Moro”.