Ladispoli, il Comune pronto ad un bando per far lavorare chi percepisce il reddito di cittadinanza

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consiglio giovani

Qualcosa si smuove anche se lo scetticismo resta. Ladispoli (e pare anche Cerveteri) provano l’accelerata finale per poter mettere a regime i percettori del reddito di cittadinanza. Non tutti naturalmente. L’obbligo di ricambiare il sussidio nel comune di residenza non riguarda – come stabilito dal provvedimento ideato dal Cinque Stelle – studenti, over 65 e disabili. Intanto però per il Municipio di Ladispoli non sono più “invisibili” i beneficiari e presto potrebbero essere chiamati ad offrire il proprio contributo nella comunità. Sono 619 i cittadini inseriti nell’elenco fornito (601 invece nella vicina Cerveteri), dopo oltre un anno di attesa, all’amministrazione comunale che si è attivata per dar vita ad un piano. Lo conferma Palazzo Falcone. “Procederemo con un bando – sostiene Luca Quintavalle, consigliere comunale e delegato ai Progetti di pubblica utilità per i fruitori di sussidi statali – per individuare un assistente sociale che possa quanto prima inserire le varie figure in base alle esigenze del nostro territorio. Alcuni potrebbero essere adatti per la manutenzione di giardini, altri per spiagge o per il volontariato: sono diversi i possibili settori, ma l’unica certezza è che non possiamo più attendere”. Cerveteri è comune capofila dell’iter, che vorrebbe invece procedere con una cooperativa, mentre a Santa Marinella il sindaco Pd, Pietro Tidei, si è detto pronto a “interrompere il beneficio” a chi si opporrà alla richiesta di svolgere attività per il sociale. Lo aveva stabilito già mesi fa.

Solo in un anno il Governo avrebbe destinato circa 10 milioni ai residenti di Ladispoli e Cerveteri. Critico Luca Quintavalle. “Altro che meccanismo virtuoso, al momento si è rivelato piuttosto assistenziale con molte zone d’ombra: quasi impossibile velocizzare una procedura”.

Escluse queste categorie, mai nessuno è stato contattato finora per poter essere impiegato in un lavoro socialmente utile, assicurando un impegno minimo settimanale di otto ore come prevede lo stesso decreto del ministero del Lavoro. L’amministrazione comunale di centrodestra si era anche proposta di attivare uno sportello interinale che facesse da raccordo tra domanda ed offerta per far incontrare chi cerca un’occupazione e chi la offre. Mentre alcuni residenti si erano proposti spontaneamente non solo nei comuni ma anche nel centro per l’impiego. A Cerveteri analogo discorso anche se a differenza di Ladispoli il Comune potrebbe procedere con l’affidamento ad una cooperativa più che allestire una gara. Interviene il sindaco etrusco. “Sin da subito avevamo giudicato contorto il meccanismo del reddito, e purtroppo il tempo ci ha dato ragione. Tuttavia ci stiamo impegnando per sbrogliare la matassa”, è quanto detto da Alessio Pascucci.

C’è chi però non crede alla fattibilità del piano. ” Sono molto pessimista – parla Roberto Ussia, gestore di uno sportello Caf ed ex assessore ai Servizi sociali di Ladispoli – è una manovra del Governo iniziata male e finita anche peggio. Tra l’altro il centro per l’impiego situato a Cerveteri è chiuso al pubblico e mi domando quanto tempo impiegheranno semmai i comuni a procedere con un iter complicatissimo. Dei cittadini percettori del reddito erano stati chiamati per l’intervista preliminare. Non si è saputo più nulla”