Ladispoli, il Comune paga i funerali a chi non può permetterselo

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A Cerveteri invece i loculi sono quasi terminati.

Funerali pagati dal comune di Ladispoli, due nell’ultimo periodo, ad altrettante famiglie in difficoltà che si sono rivolte alle istituzioni per poter dare la degna sepoltura ai rispettivi cari. È un segno, tangibile, della crisi soprattutto economica che stanno vivendo molte persone. Sotto molti punti di vista il municipio di piazza Falcone, così come quelli di altre località, si ritrova ad esaudire più richieste che arrivano anche per cure sanitarie, bollette della luce e i classici pacchi alimentari e indumenti. Con l’aiuto, se possibile, di associazioni e Caritas.

Tornando alla questione dei riti funebri, a spiegare il meccanismo è il delegato alle Politiche sociali in seguito alla pubblicazione sull’Albo Pretorio delle spese affrontate dal Comune, esattamente mille euro a famiglia con due agenzie funebri differenti di volta in volta per regolare turnazione. «È previsto da una convenzione – specifica Fiovo Bitti – e credo ci siano dei loculi che vengono messi a disposizione proprio per seppellire i cari estinti. In passato era accaduto anche con dei senza fissa dimora. È un servizio esistente che conferma comunque come l’attenzione dell’amministrazione sia quella di andare incontro alle persone che hanno necessità».

A disciplinare l’onere da parte dell’Amministrazione comunale nell’assumersi la responsabilità delle spese è l’articolo 1 della legge n. 26/2001, la quale stabilisce «che la gratuità dell’inumazione, cremazione e esumazione ordinaria è limitata alle persone indigenti – si legge sulla delibera comunale -, agli appartenenti ad una famiglia non abbiente, nonché a coloro i cui familiari sono irreperibili o se questi hanno rinunciato all’eredità».
In uno degli ultimi casi si è trattato di una persona indigente a carico dei servizi sociali da diversi anni a causa di difficoltà socio-economiche. E – riporta sempre il documento comunale – non è stato manifestato alcun interesse dai familiari perciò ha provveduto il Comune d’ufficio con il funerale al camposanto. A proposito di cimiteri, a Ladispoli non esistono problemi di spazi, quelli che invece stanno scatenando ancora polemiche nella vicina Cerveteri dove nonostante ci siano 4 strutture, i posti sono davvero risicati.

Un tema che sta a cuore alla popolazione tanto che in questi anni numerosi cittadini sono stati costretti a cremare i loro cari estinti pur di non recarsi in altre località. E poi c’è da considerare il degrado perenne con infiltrazioni nelle tombe e nei terreni, fili elettrici scoperti e tante anomalie segnalate puntualmente dagli utenti. Se n’è parlato anche al Question Time del Granarone dopo l’intervento del consigliere comunale Gianluca Paolacci che ha chiesto nuovamente lumi alla maggioranza. «Cerveteri vanta 40mila abitanti – critica Paolacci – e il livello della situazione cimiteriale non soddisfa il decoro di una città così importante. È una vergogna direi. L’amministrazione comunale da 12 promette soluzioni ma non muove una foglia sostenendo di non avere terreni per poter realizzare nuove strutture ma nemmeno amplia quelli esistenti. La Giunta deve progettare e programmare mettendosi seduta intorno a un tavolo».