LADISPOLI, IL CENTRODESTRA RIPARTE DA ALESSANDRO GRANDO

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ordinanza antincendio

L’ATTUALE SINDACO SI RIPRESENTERÀ NEL 2022. TANTI DUBBI ANCORA NEL CENTROSINISTRA.

Il Grando 2.0 è ufficialmente partito. Il centrodestra ha sciolto le riserve riproponendo l’attuale sindaco come candidato alle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno in primavera del 2022.

«Tra qualche mese – ha affermato Alessandro Grando poco prima del suo annuncio allo stabilimento Sun Bay – il mio primo mandato giungerà al termine. Non ringrazierò mai abbastanza i miei concittadini per la fiducia riposta nei miei confronti. Sono stati anni intensi e impegnativi, nello stesso tempo ricchi di soddisfazioni. Sono pronto a mettermi di nuovo a disposizione, se i ladispolani mi onoreranno nuovamente della loro fiducia, con ancora più entusiasmo e determinazione».

Grando elenca tutti i punti del suo programma portati a termine. «Nonostante la difficile situazione ereditata e la pandemia – ha aggiunto – molti di quei progetti sono diventati realtà: il commissariato di polizia, la nuova caserma dei carabinieri, il palazzetto dello Sport, decine e decine di chilometri di strada asfaltate, gli impianti sportivi riqualificati, le scuole ristrutturate e i parchi pubblici rinnovati e messi in sicurezza. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il supporto fondamentale di una squadra composta da persone straordinarie, alle quali sarò sempre riconoscente».

Grando, nella Lega dal 2019, ha la certezza di concorrere con sei liste. Tra i civici spicca Cuori Ladispolani, movimento che gli ha consentito il boom nella precedente tornata amministrativa ma ieri è stata presentata anche la nuova realtà Grando Sindaco. Tutto fatto già da tempo con Forza Italia, grazie ad un accordo chiuso già in primavera con Alessandro Battilocchio, coordinatore provinciale del partito. È con Fdi che invece il rapporto è ai minimi termini soprattutto con gli attuali tre consiglieri: Giovanni Ardita, Raffaele Cavaliere e Miriam De Lazzero, sono a tutti gli effetti dei “dissidenti”. La sfida è quella di ricucire i rapporti con i vertici romani.

Che aria tira nel centrosinistra? Niente di ufficiale filtra al momento anche se sono tanti i nomi circolati in questi mesi. Oltre ad Alessio Pascucci, attuale sindaco cerveterano, ormai prossimo a chiudere il doppio mandato etrusco, c’è quello di Eugenio Trani. «Personalmente – afferma il consigliere comunale di Ladispoli Città – avevo dato la mia disponibilità. Ce ne sono altre di proposte chiaramente ma ogni volta che siamo intorno al tavolo, la discussione viene poi sospesa per l’indecisione del Pd». Crescenzo Paliotta parla invece più di una fase di riflessione. «Un periodo interlocutorio visto che mancano circa sette mesi alle elezioni e abbiamo svolto già tre incontri programmatici. Non mi sembra poco e non mi sembra ci siano punti inconciliabili per avere un centrosinistra unito. Diverse componenti, tra cui Italia Viva, Azione, Psi e Italia in Comune, hanno proposto Pascucci. Il Pd sta valutando con tutti i suoi iscritti». Critici con il Partito democratico anche i grillini. «Non siamo convinti di alcuni nomi circolati – il consigliere comunale Gennaro Martello – noi abbiamo le idee chiarissime e vorremmo una donna e pure giovane. Più passano i giorni e più si corre il rischio che il Pd vada da sola senza il sostegno civico».