Tra poco meno di un mese si andrà alle urne per eleggere il nuovo sindaco. I candidati iniziano a confrontarsi sui temi rispondendo a 3 domande.
1. Quali programmi futuri sulla costa? Su tutti spicca il tema dell’erosione.
2. Sul verde pubblico: come pianificare i prossimi 5 anni? Cosa prevedere nel bosco di Palo Laziale.
3. In ambito della progettazione edilizia e urbanistica, quale sviluppo è previsto ancora? E in quale misura?
RISPONDE SILVIA MARONGIU
1 Erosione, bandiera “Blu” e sostenibilità: sono questi i tre ingredienti della nostra ricetta per la costa.
L’EROSIONE ha colpito, in questi anni, una gran parte della nostra costa. Nel 2016 è stato ottenuto dalla precedente Giunta, un finanziamento di quasi 6 MILIONI di euro della Regione Lazio.
L’attuale Giunta non è ancora riuscita ad utilizzarli e i progetti in itinere lasciano ancora scoperti tratti del litorale.
Vanno tenute in grande considerazione le richieste degli imprenditori balneari e dei pescatori: istituire una commissione sarà il primo passo affinché siano prese decisioni efficaci, funzionali.
Una completa sinergia che ci permetterà di migliorare il futuro della nostra città, proprio ripartendo dal mare.
La Bandiera Blu sarà il nostro progetto principale per rilanciare il turismo cittadino. Per ottenere questo importante risultato dovremo partire da una cultura di rispetto e tutela del mare e di servizi da offrire a tutti i cittadini per fruire del mare a pieno. Sarà una rinascita per la nostra città che ci immaginiamo parte da Marina di San Nicola e Torre Flavia per poi estendersi a tutte le spiagge cittadine.
La Sostenibilità, dunque, ci guiderà in tutte le nostre azioni ed abbiamo in programma progetti per proteggere l’ambiente e farlo diventare una risorsa per la città e volano di turismo.
Partiremo dalla riqualificazione dei nostri cosi d’acqua tramite l’istituzione di “Contratti di Fiume”, che responsabilizzino tutti i Comuni dei territori dove scorrono, per evitare scarichi abusivi ed inquinamento.
Effettueremo controlli costanti per i depuratori, monitoreremo insieme all’Arpa la qualità dell’acqua del nostro mare e creeremo iniziative di “cultura del Mare”.
Per realizzare tutto questo, oltre ai fondi regionali, ci sono quelli della Comunità Europea, del PNRR: una occasione che non possiamo certamente perdere.
Ripartiremo dal mare, per iniziare un nuovo viaggio con i cittadini, con lo sguardo attento ad ogni centimetro della nostra città.
2 Il “verde pubblico” a disposizione va innanzitutto curato, con manutenzioni ordinarie. Coinvolgeremo tutta la comunità nella sua cura e protezione a partire da enti, associazioni e cittadini, perseguendo l’obiettivo comune di vivere in una città verde e più bella.
Il Bosco di Palo Laziale rientra nel grande progetto europeo di “Natura 2000”, creato proprio per tutelare gli habitat naturali della flora e fauna mediterranea: una vera eccellenza del nostro territorio.
L’opera di salvaguardia e di costante monitoraggio già in atto da più di 15 anni ad opera di Associazioni e di Istituti Scientifici di livello Universitario, deve continuare.
Con nuovi percorsi naturalistici dedicati ai cittadini ed ai turisti, faremo conoscere la bellezza di questi luoghi della macchia Mediterranea, sempre nel segno della sostenibilità.
3 “Stop speculazione edilizia” è la nostra proposta.
Non permetteremo lo spostamento di cubature residenziali in aree verdi e combatteremo l’abusivismo.
Rappresentiamo la volontà della maggior parte dei cittadini di Ladispoli che hanno visto crescere più mattoni che alberi in questi 5 anni di giunta Grando.
I temi ambientali sono al centro del nostro programma e i rapporti con il nostro territorio devono profondamente migliorare.
Dobbiamo rivedere le varianti, del 2010 e 2019, applicando la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR). Bisogna tutelare, come era stato fatto con una variante ora lasciata cadere, le abitazioni di valore storico ed architettonico.
Ladispoli ha bisogno di strutture pubbliche e servizi per tutti: garantiremo interventi di recupero, limitando il consumo di suolo: la rigenerazione urbana permetterà di riqualificare e recuperare alcune aree della nostra città, migliorandone il contesto sociale ed ambientale, senza dover costruire nuovi edifici.
Basta speculazione, basta Cemento.
Risponde Alessandro Grando
Risponde Alessio Pascucci
Risponde Amelia Mollica Graziano