LADISPOLI E IL NODO PRIMARIE NEL CENTROSINISTRA; «IL PD PROVINCIALE LE HA CHIESTE»

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ALESSIO PASCUCCI ESCE ALLO SCOPERTO A POCHI MESI DALLE ELEZIONI. I DEM LOCALI DIFENDONO LA LORO CANDIDATA MARONGIU.

Settimane, mesi di trattative per arrivare ad un nulla di fatto. Ma il retroscena politico a Ladispoli fotografa un centrosinistra disunito nello sfidare il leader del centrodestra Alessandro Grando alle prossime elezioni che si terranno, pare a fine maggio o ai primi di giugno. Oltre alle solite frasi di facciata insomma c’è molto di più. Solo che la novità rispetto al passato è che le parole ora iniziano ad avere un peso specifico, come quelle pronunciate da Alessio Pascucci che già aveva annunciato la volontà di candidarsi a Ladispoli con otto forze pronte a sostenerlo (Italia in Comune, Italia Viva, Azione, Ladispoli Città, Ladispoli Attiva, Psi, Uniti possiamo Ladispoli e Ladispoli dei Valori). E sul discorso delle primarie con Silvia Marongiu del Pd (più Cinque Stelle, Ladispoli nel Cuore, Europa Verde e Articolo Uno) Pascucci è intervenuto. «Per un discorso di serietà – dichiara – è giusto dire che la richiesta di voler procedere con le primarie ci è arrivata dallo stesso Pd con il segretario provinciale Maugliani una ventina di giorni fa. Ci siamo confrontati con la nostra coalizione e avevamo accettato. Poi il Pd locale non ha voluto. Non so il motivo e sinceramente le dinamiche interne di quel partito non mi riguardano. Non so se perché avessero paura di perderle». Il leader di Italia in Comune ormai guarda al futuro. «Inizialmente pensavamo di andare uniti – prosegue – ora bisogna fermarsi e capire i programmi e soprattutto evitare i personalismi». Prese di posizioni molto distanti dal Pd e da Marongiu. Dem che, oltre a non essere d’accordo con eventuali primarie con Pascucci, hanno voluto scacciare via i fantasmi di chi, anonimamente, poneva dubbi sulla formalità della candidatura. «Le procedure – scrive il Pd locale – che hanno portato alla proposta di Silvia Marongiu come candidata, poi accettata da altri partiti e liste, sono state trasparenti e pubbliche. Per la sua designazione è stato seguito l’iter comprendente una consultazione interna, un Direttivo ed un’Assemblea degli iscritti dove sono stati invitati anche i rappresentanti di forze politiche esterne, che sono anche intervenuti portando il loro saluto e il loro contributo alla discussione».