DERBY NEL CENTRODESTRA IN ETRURIA; SFIDA NEL CENTROSINISTRA NELLA CITTÀ LADISPOLANA. SI ELEGGE IL NUOVO SINDACO.
Quattro donne e tre uomini (finora) pronti a contendersi due poltrone da sindaco. A Cerveteri e Ladispoli si inizia a fare sul serio. I due comuni sono accomunati dalla data delle elezioni: si voterà per il nuovo primo cittadino, forse a giugno, e le sfide sono più intrecciate di quello che si possa pensare.
Partendo dalla città etrusca, i fuochi d’artificio sono esplosi nel centrodestra. Gianni Moscherini, ex sindaco di Civitavecchia dal 2007 al 2012 ed ex presidente dell’Autorità portuale, ha fatto irruzione nella scena politica accorpando in un colpo solo i partiti che invece, tranne Forza Italia, avevano dato l’appoggio in un primo momento ad Anna Lisa Belardinelli. Perciò Moscherini concorrerà con Fi, Fdi e Lega.
L’avvocato e attuale consigliere comunale “meloniana” non rinuncerà alla competizione, anzi rilancia, seppur consapevole di poter presentarsi solo con liste civiche. «Ritirarmi? Neppure per sogno, – chiarisce – piuttosto in una conferenza stampa pubblica cercherò di chiarire ogni aspetto. È giusto che i cittadini e gli elettori vengano messi al corrente. Possibile che non si riesca ad esprimere un candidato in una città grande come Cerveteri? Io vado avanti per la mia strada». Parole molto forti e sincere di Belardinelli.
Dall’altra parte Moscherini: «Chi me lo ha chiesto – commenta – lo ha fatto perché ho un’idea di sviluppo per Cerveteri. Dal 1996 ho lavorato per far diventare il porto di Civitavecchia il primo porto di crociere e i passeggeri ogni anno sono ormai 5 milioni. Cerveteri è etrusca, punto importante di riferimento dei romani, per il loro mare, per le frequentazioni marittime. Vorrei realizzare il programma insieme ai cittadini, alle categorie, ai giovani. Devo pensare anche alle nuove generazioni, con un occhio chiaramente ai pensionati». Moscherini potrà contare pure su Lamberto Ramazzotti che fino alla scesa in campo dell’ex primo cittadino civitavecchiese, aveva lasciato intendere di essere pronto a candidarsi da sindaco. Ora non più. «Dopo 20 anni – scrive in una nota – la ritrovata compattezza del centrodestra, continua a strutturarsi con l’adesione del mondo civico ceretano alla scelta del candidato sindaco e del suo programma, condivisi il più ampiamente possibile. Oggi le liste civiche “Capacità e Passione” e “Cerveteri Domani” annunciano con entusiasmo il sostegno a Gianni Moscherini, manager pubblico di livello e competenza».
E intanto il centrosinistra riflette, discute, intavola riunioni e alla fine sceglie Elena Gubetti, attuale vicesindaco e assessore alle Politiche ambientali. Era in pole position alla vigilia insieme a Federica Battafarano e Angelo Galli. Soprattutto Battafarano, collega a Cultura e Spettacolo, avrebbe sperato fino all’ultimo vivendo questi giorni con difficoltà. Ma ormai non si torna indietro e Gubetti, oltre al partito di cui fa parte, cioè Italia in Comune, ha dalla sua Pd, Noi per Cerveteri, Annozero, I Consumatori, Le Frazioni nella coalizione “Esserci”.
Ladispoli. La candidatura di Alessandro Grando, leader del centrodestra, era stata puntellata già lo scorso autunno. Nessun dubbio: partiti compatti. Ad inizio anno è stata la volta di Amelia Mollica Graziano, ex assessore alla Sicurezza pronta a lanciarsi con due liste civiche. La campagna elettorale è stata movimentata in questi giorni dalla doppia presentazione sul lungomare.
La prima della dem Silvia Marongiu; la seconda del cerveterano doc Alessio Pascucci, nato civico e poi passato con in Italia in Comune, il partito da lui stesso fondato.
È soprattutto la rivalità col sindaco Grando ad accendere i riflettori sui due. Intanto una considerazione: il centrosinistra non è unito, aldilà delle dichiarazioni di facciata. Marongiu parte col Pd, Cinque Stelle, Rifondazione e altri movimenti civici. Pascucci con 8 movimenti di cui però solo la metà avranno la forza di concludere una lista. Se poi si potrà procedere con un eventuale accordo in un ipotetico ballottaggio questo è un altro discorso. Però la matematica non è un’opinione, e al primo turno i voti saranno divisi. Così come nel centrodestra Mollica Graziano potrebbe rosicchiare preferenze a Grando.
I toni si sono già accesi. Pascucci ha lanciato l’idea del Comune unico tra Ladispoli e Cerveteri. Grando ha rispedito il messaggio al mittente. Marongiu ha attaccato la giunta Grando sui ritardi dell’Auditorium, Grando ha risposto per le rime ricordando di come la giunta Paliotta lo aveva inaugurato nel 2016: senza riscaldamenti, senza impianti di sicurezza e con altri mille problemi. E non ha tutti i torti.
Si aspetta anche Raffaele Cavaliere, consigliere comunale in uscita da Fratelli d’Italia e pronto a candidarsi con una sua lista.