Replica alle dichiarazioni di Luca Quintavalle in merito alla situazione sanitaria di Ladispoli da parte dei movimenti civici.
«A Ladispoli la confusione sull’emergenza sanitaria regna sovrana. Ne sono stati testimonianza il comunicato del responsabile della Lega locale, Luca Quintavalle, che dopo mesi rompe il silenzio con affermazioni inesatte e fuori luogo sull’epidemia in corso e l’uscita del capogruppo di FdI Raffaele Cavaliere.
In un comunicato che lancia un concorso video fotografico, il consigliere “no Mask” non trova di meglio da fare che affermare: “…momenti di vita culturale e manifestazioni della città (i mercati, la Sagra, le rappresentazioni storiche e tanti altri momenti, visto la “dittatura sanitaria” della pseudo seconda fase del SARS- COV2, si potranno utilizzare anche foto e video montaggi già esistenti ma non pubblicati)”.
Intanto a Ladispoli siamo arrivati a 140 contagi, raggiungendo un nefasto primato nella Asl Rm 4, che il sindaco ha provato a ridimensionare pubblicando sui social una bizzarra tabella con proporzioni errate, al fine di dimostrare che a Ladispoli le cose vanno come negli altri comuni del distretto. “Tutto va ben”, insomma, secondo il primo cittadino che però si affida a un calcolo che non tiene conto dei tamponi giornalieri effettuati sui residenti di Ladispoli e che, quindi, fonda il suo ragionamento su un dato statistico errato, irrilevante.
“Tutto va ben”, secondo gli amministratori locali. Ma a noi non sembra proprio che le cose stiano così.
Infatti, proprio la Asl stessa aveva invitato il comune – con una lettera del 7 settembre scorso – ad alzare i livelli di attenzione e ad intervenire per sensibilizzare la popolazione sul rischio epidemico che nel frattempo riprendeva quota.
Alla luce dei dati e di questa informativa finora a noi sconosciuta, ci chiediamo cosa abbia fatto l’amministrazione Grando dal 7 settembre in poi. Poco o niente, sembrerebbe.
Al contrario di quanto afferma Luca Quintavalle, Ladispoli non è affatto in linea con i dati Asl Rm 4. I numeri del litorale (a un paio di giorni fa) risultano tristemente chiari: Ladispoli registra 1 contagio ogni 365 abitanti; Santa Marinella 1 ogni 1055; Civitavecchia 1 ogni 690; Cerveteri 1 ogni 800.
Vogliamo ricordare al consigliere Quintavalle che nessuno ha mai fatto politica su un tema delicato come il Covid 19. Sottolineare che un consigliere della sua maggioranza ha partecipato col placet dell’amministrazione (indossare il tricolore ufficiale non è un fatto che avviene “per caso”) ad una manifestazione negazionista per poi ribadire le sue posizioni nel succitato comunicato “a sfondo culturale”, significa denotare un pericoloso atteggiamento assunto da un istituzionale. Per altro suffragato dal precedente avvento, in comune, di una delegazione di mamme negazioniste, di cui gira un video fortemente politicizzato. Atteggiamento, questo, che di certo non va nella direzione di informazione e contenimento chiesta dalla Asl al sindaco di Ladispoli.
La stessa leggerezza si ravvisa negli eventi organizzati dal comune a cavallo della missiva della Asl: l’assembramento in piazza per l’arrivo di Verdone il 5 settembre, le file per salire sulla ruota panoramica (ancora attiva), fino alla gara nazionale di ciclocross svolta solo qualche giorno fa in zona Palo Laziale.
Insomma, al negazionismo del consigliere di FdI, si unisce la negazione dei fatti di Quintavalle. Ma, d’altronde, cosa ci si può aspettare da un’amministrazione che per giorni ha tenuto nascosta ai cittadini la presenza di ischerichia coli in una porzione di acquedotto potabile? Batterio peraltro di nuovo presente presso il depuratore in quantità 4 volte superiori al consentito. Questa volta parliamo di acqua non potabile, sia chiaro, ma in cui il batterio è di molto fuori dai parametri consentiti.
Le informative sulla salute pubblica non sembrano essere il forte dell’amministrazione Grando, e questo ci appare difficilmente confutabile alla luce dei fatti. Oltre a un paio di post tardivi sui profili social, non registriamo provvedimenti nè il coinvolgimento delle opposizioni su tavoli comuni per affrontare questa seconda fase pandemica. E di fronte a questo c’è poco da aggiungere. Non servono annunci e parole, questa volta. Quintavalle, Cavaliere e Grando se ne rendano conto.
I movimenti civici:
Ladispoli Cittá
Ladispoli al Centro
Ladispoli nel Cuore