Durissima presa di posizione di Raffaele Cavaliere, consigliere comunale di Fratelli d’Italia che si scaglia contro i nove esponenti di minoranza che per la terza volta hanno disertato i loro banchi.
«A Ladispoli la decadenza, inteso come clima politico e socio-culturale, sta raggiungendo dei livelli preoccupanti: c’è chi polemizza gettando fango sulla riqualificazione del Giardino Nazzareno Fedeli nel quale si sta realizzando una parte del progetto “Ladispoli Città dell’Arte – museo a cielo aperto”, che utilizza tronchi di alberi abbattuti tanti anni fa (Giunte di sinistra) e li trasforma in sculture bellissime; c’è chi istiga la gente a dichiarare il falso e a denigrare e diffamare cittadini che difendono la Vita e la Costituzione e proprio nell’ultimo Consiglio Comunale del 30 u.m. il Presidente del Consiglio, l’avv. Maria A. Caredda, è stata denunciata dall’opposizione (esposto a firma del Prof. A. Pizzuti Piccoli che elenca gli altri colleghi) con un esposto al Prefetto di Roma, perché secondo la minoranza i Consigli Comunali non si dovrebbero fare in Aula, bensì via internet. Il Presidente Caredda, ha letto le norme che consentono di attuare le adunanze della massima assise democratica, dimostrando che tutto è regolare, compreso le precauzioni sanitarie, e che tutto si svolge nella massima legalità.
L’opposizione per la terza volta diserta il Consiglio Comunale, ma questa volta vuole imporre la sua volontà con un esposto denunciando fatti inesistenti. La politica della denuncia è tipico della sinistra, che usando la “magistratura ad orologeria”, colpisce l’avversario politico (forse speculando sul sistema “Palamara”) perché priva di idee, di progetti e di contenuti politici, e pensa di ingannare la gente con azioni giudiziarie di dubbia natura! La sinistra vive con il mito delle dittature, lavora tutt’ora per imporre il pensiero unico e non tollera la libertà di pensiero, il confronto leale, la possibilità di crescere attraverso l’accettazione della diversità! La mentalità dispotica, spinge a sperimentare ogni forma di autoritarismo e violenza psicologica.
Personalmente rispetto la decisione della sinistra di Ladispoli di sabotare i lavori dell’Amministrazione del Sindaco Grando, comprendo anche le loro difficoltà: non avendo niente da offrire di costruttivo possono solo che distruggere quello che è rimasto (la democrazia e a questo punto ricordo che tutti i DPCM sono anticostituzionali), ma non tollero che qualcuno usi la violenza per impormi la sua volontà utilizzando un esposto al Prefetto e a questi signori firmatari vorrei far conoscere l’articolo 294 del Codice Penale: “Attentati contro i diritti politici del cittadino. Chiunque con violenza, minaccia o inganno impedisce in tutto o in parte l’esercizio di un diritto politico, ovvero determina taluno a esercitarlo in senso difforme dalla sua volontà, è punito con la reclusione da uno a cinque anni.”
Vorrei invitarvi ad una riflessione: “Secondo voi vale la pena denunciare chi si sottrae al dibattito politico?
Chi invece di presentare le istanze dei cittadini o dei suoi elettori preferisce sottrarsi al confronto leale in aula merita tanta considerazione?
Non sono forse già politicamente morti?”
Siamo nel periodo natalizio ed è meglio praticare la compassione!
Soprattutto quando si vota il bilancio e in particolare un “riconoscimento di debito fuori bilancio” perché il Comune nel 2002 (Giunta G. Ciogli) espropria un terreno pagandolo meno del prezzo di mercato, i proprietari fanno ricorso e vincono la causa in Cassazione (III° grado) per ciò il Comune di Ladispoli deve ora pagare più di € 200.000 (duecentomila), certamente li dovrà ricuperare dai proprietari degli appartamenti costruite da cooperative. Questa superficialità e questo genere di negligenza, visto che l’amministrazione di Ciogli era composta da tanti politici locali esperti. Loro si sono fatti belli, sapendo o meglio correndo il rischio, che in futuro qualcuno avrebbe dovuto pagare la loro speculazione. La sinistra sembra essere abituata a questa politica miope, sperperare il denaro pubblico sembra un loro “vizio”, tanto pagherà qualcun altro.
Dov’è la differenza tra le amministrazione di destra e di sinistra a Ladispoli?
Il Sindaco M. Perilli, nel 1997, lasciò diversi miliardi di Lire nelle casse comunali, oltre a tanti progetti approvati e da realizzare, ne ha beneficiato la prima amministrazione di Gino Ciogli. Le giunte di sinistra: G. Ciogli e C. Paliotta, invece, nei 19 anni che hanno governato, hanno consegnato il Comune di Ladispoli in condizioni disastrose e altre cause pendenti potrebbero vedere impegnati altri denari pubblici da spendere per gli errori amministrativi commessi dalla sinistra locale. Ecco, sarebbe stato interessante sentire le giustificazioni degli esponenti di sinistra che allora sedevano in Consiglio Comunale, certamente si dovranno giustificare davanti alla Corte dei Conti, che sicuramente aprirà una procedura».
Raffaele Cavaliere