Ladispoli, Consiglio comunale infuocato: l’opposizione lo diserta

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La positività dell’assessore Cordeschi ha spinto la minoranza a rimanere a casa. Scintille in aula con De Lazzero contro Cavaliere con quest’ultimo che invece tira in ballo il titolo di Trani. 

Fuochi d’artificio nel primo consiglio comunale di Ladispoli dopo la crisi estiva. Prima la notizia della positività al Covid dell’assessora ai Servizi sociali, Lucia Cordeschi, comunicata nel pomeriggio, a poche ore prima quindi dal via che ha spinto l’opposizione in blocco invece ha deciso di disertare la massima assise cittadina. E lo ha reso noto attraverso una nota sottoscritta da tutti. Da Ida Rossi, Antonio Pizzuti e Francesco Forte (5Stelle), Marco Pierini e Federico Ascani (Pd), Giuseppe Loddo (lista civica Si Può Fare), Fabio Ciampa (Insieme per Ladispoli) e infine da Eugenio Trani e Concetta Palermo (Ladispoli Città). «Riunirsi in presenza – dicono le forze di minoranza – non garantisce la sicurezza dei partecipanti dall’eventuale esposizione al virus. L’aula, parzialmente inagibile e seppur sanificata, non offre le giuste distanze e il necessario ricambio d’aria». Poi l’attacco all’amministrazione comunale e al consigliere leghista, Raffaele Cavaliere passato alle cronache lo scorso 5 settembre per essere salito sul palco a Roma con la fascia tricolore in una manifestazione a cui hanno preso parte anche i “No Mask”. «La situazione – sottolineano i gruppi consiliari – anche alla luce dei contagi tra le file della giunta Grando, e considerato che tra loro vi sono esponenti della corrente negazionista, che non danno quindi garanzia del rispetto corretto dell’uso delle disposizioni anti-Covid, è tale che non possiamo mettere a rischio la nostra salute». Accuse rispedite dal sindaco ai mittenti.

Raffaele Cavaliere

«Tutte scuse – ribatte Alessandro Grando – le sedute possono svolgersi in presenza nel rispetto delle regole. Se anche il Parlamento continua a riunirsi in presenza, con mascherine e distanziamento, non si capisce per quale strana ragione non possa farlo il Consiglio comunale. L’opposizione scappa dal confronto in un momento delicato per il Paese e per la città, eppure nei giorni scorsi tutti i partiti di minoranza avevano chiesto un tavolo per discutere dell’emergenza sanitaria». Come se non bastasse Miriam De Lazzero, consigliere comunale di maggioranza, critica Cavaliere. «Cavaliere abusivamente – spiega in aula – ha pensato di rappresentare l’intera città il 5 settembre, e quella stessa fascia, seppur falsa, l’ha indossata goliardicamente in una festa di compleanno deridendo la città. Mi aspettavo dal capogruppo Lega un intervento critico e anche dagli altri consiglieri, in un momento di emergenza sanitaria sociale ed economica». Cavaliere replica. «In Italia c’è ancora la possibilità di esprimere democraticamente il proprio pensiero». Poi tira in ballo il consigliere d’opposizione Trani: «Firma gli esposti contro di me con la firma dottore, ma il suo titolo preso in Svizzera è equiparato in Italia?». Controreplica di Trani: «Ho già dato l’incarico al mio legale. Credo che Ladispoli abbia problemi più seri».