di Gianni Palmieri
Godiamoci in famiglia questa santa Pasqua, amici lettori.
Perché a breve si scatenerà una tempesta elettorale di non poco conto. Godiamoci la santa Pasqua con un sorriso perché poi ci sarà poco da ridere a Ladispoli e Cerveteri. Le avvisaglie ci sono tutte, sta per arrivare una campagna elettorale brutta, rancorosa, mediatica, giudiziaria. Una sorta di resa dei conti all’interno di tutte le forze politiche e nella pletora di liste civiche che si preparano a concorrere alla tornata amministrativa del prossimo 11 giugno. Mancano ancora due mesi al voto eppure la battaglia è iniziata, ma nel modo sbagliato. I cittadini, e su questo tasto L’Ortica continuerà a battere all’infinito, vogliono sapere programmi, idee e progetti dei tanti candidati che si propongono alla guida dei comuni. Vogliono conoscere quali strategie siano in cantiere per sicurezza, pulizia urbana, ripavimentazione delle strade e rispetto dell’ambiente. E non assistere a questo triste spettacolo di denunce, inchieste, carta bollata e corsa a mettersi la medaglia tra chi si vanta di aver presentato denunce ed esposti. Sia chiaro, se in talune situazioni qualcuno avesse sbagliato, è sacrosanto che la giustizia faccia il suo corso. Ma lasciamo questo compito ai giudici, alla gente di Ladispoli e Cerveteri interessano le proposte per il territorio. E finora, sinceramente, aldilà di tanti annunci che arrivano su più versanti, di progetti concreti e chiari ne abbiamo ascoltati pochissimi. E, tanto per non farci mancare nulla, c’è un altro dato che preoccupa. Mesi fa scrivemmo, sperando di sbagliare, che a Ladispoli e Cerveteri avremmo assistito al mercato delle vacche in caso di ballottaggio. Con tanti personaggi in cerca di autore pronti a mettere sul piatto i propri consensi per gli sfidanti del secondo turno. Auspicavamo di essere pessimisti ma, alla luce delle tante candidature a sindaco annunciate, che troveranno conferma il giorno 11 maggio quando si dovranno consegnare le liste elettorali, beh fatevi due conti. A Ladispoli e Cerveteri in troppi, che millantano di avere cataste di voti e consensi, fingono di non sapere che poi al ballottaggio vanno solo i due più votati. Pronosticando che saranno elezioni che si decideranno sul filo di lana, vi immaginate che supermercato per il ballottaggio del 25 giugno?