Pro e contro del vivere il centro della città. Tra rifiuti e strisce blu come è cambiata Ladispoli.
Sempre più spesso capita di leggere sui social richieste di informazioni da parte di persone che ipotizzano di trasferirsi a vivere a Ladispoli e chiedono consigli nei gruppi locali. E li trovano! Nelle risposte si riscontrano più volti della stessa città, frutto di esperienze differenti, utili ai futuri residenti e non solo. Uno spunto di riflessione su come Ladispoli sia cambiata negli anni. Non una questione politica neppure un confronto tra l’attuale amministrazione e l’eredità lasciata delle passate bensì un’obiettiva analisi delle criticità e dei punti di forza di Ladispoli. Una cittadina a pochi Km da Roma, ben collegata ad con i mezzi pubblici e bagnata dal mare. Queste caratteristiche rendono Ladispoli la meta preferita da giovani coppie in cerca di nido e da chi stanco, fugge della Capitale.
Centro città: strisce blu e parcheggi selvaggi
Tra gli aspetti valutati quando si cerca una nuova casa o si giudica la vivibilità di un luogo c’è la viabilità e con essa la situazione dei parcheggi. Non c’è niente di peggio che arrivare a fine giornata sotto casa e trovarsi a girare alla ricerca di un posto auto. Con le buste della spesa, i bambini al seguito o magari i minuti contati, a chi non è capitato di girare a vuoto tra viale Italia e via Palermo e rimpiangere di abitare in centro? Da quando sono attivi i parcheggi a pagamento succede più spesso. Con o senza abbonamento, i parcheggi non bastano per tutti i residenti. Le attività commerciali sono molte e con esse le automobili lungo le vie, i parcheggi dedicati al carico e scarico merci poi, rappresentano la ciliegina sulla torta, si alternano ai passi carrabili autorizzati e non, sulle vie traverse.
Non mancano neanche comportamenti irrispettosi, che abbattono il livello di vivibilità in centro: “Un punto vendita di elettrodomestici ogni giorno posiziona due carrelli porta oggetti sul parcheggio ( che poi sono 3) davanti alle sue vetrine oltre l’orario stabilito dal cartello carico e scarico, trasformandolo in un parcheggio riservato ai suoi clienti. Dunque quando si arriva sulla via bisogna accostare, chiedere di spostarli, ricordare l’ora e poi si è liberi di parcheggiare. É una prassi – «che ci vuole, basta chiedere» – avverte il titolare” . A raccontarlo un abitante di via La Spezia.
Centro città e raccolta differenziata
Tornando a come è cambiata Ladispoli un pensiero corre ai rifiuti. Con il passaggio alla raccolta differenziata, voluta quanto doverosa, passeggiare per le vie del centro non è poi così piacevole, il quartiere è definibile “una discarica a cielo aperto”. Uno slalom tra i secchioni di bar, ristoranti e condomini. I locali dove li mettono tutti i secchioni? Stessa cosa per i condomini senza lo spazio necessario a contenere 5/6 secchioni che inevitabilmente si riversano nelle vie, inevitabile quanto indecoroso. Spesso anche insufficienti rispetto alla mole di rifiuti che ancora si producono.
Cattivo odore e scarsa igiene attirano gli animali e allontanano le persone. Una situazione che svaluta gli immobili, da far presente a chi chiede come si vive a Ladispoli? Il centro di Ladispoli ha vissuto tempi migliori.