Il Consiglio comunale, col voto della maggioranza di Centro destra ed il parere negativo delle opposizioni, ha approvato la mozione presentata in aula da Giovanni Ardita di Fratelli d’Italia per intitolare una piazza a Giorgio Almirante. Lo storico segretario politico del Movimento sociale italiano.Era un impegno assunto ufficialmente dal sindaco Alessandro Grando, il luogo scelto per intitolare la piazza al leader della Destra italiana è lo spazio che sorgerà tra via dei Garofani e via dei Fiordalisi nel quartiere Campo sportivo. Sulla vicenda si sta scatenando un putiferio mediatico e social che sinceramente si stenta a comprendere.
Soprattutto considerando che in Italia si sono sovente intitolate strade e piazze, eretti monumenti ed apposte targhe anche a commemorazione di personaggi che un vero e proprio modello non sono stati. Abbiamo un esempio che sappiamo ora innescherà reazioni a catena, però chi legge L’Ortica sa che non ci siamo mai nascosti dietro il dito della convenienza e dell’ipocrisia.
Premesso che si può essere o meno d’accordo con la decisione del Consiglio comunale di intitolare una piazza ad Almirante, ci domandiamo perchè tanto scandalismo non suscitò dalle parti nostre la notizia che alcuni anni or sono varie località italiane volevano dedicare un luogo pubblico a Carlo Giuliani? Parliamo del ragazzo ucciso a Genova il 20 luglio 2001 durante i gravissimi scontri che caratterizzarono lo svolgimento del G8. Con tutto il rispetto per un giovane che perse la vita in una delle giornate più tragiche della storia italiana, stiamo parlando di un manifestante violento che non lanciava propriamente fiori e petali contro le forze dell’ordine nelle strade di Genova. Bensì un estintore contro un carabiniere, spalleggiato da decine di teppisti che scatenarono l’inferno per un’intera giornata.
Il tragico momento degli scontri a Genova
A conferma del fatto che non tutti sono omologati in questa nazione, ricordiamo che furono raccolte un paio di anni fa oltre 13 mila firme con cui si chiedeva di rimuovere la targa monumento in memoria di Giuliani in piazza Alimonda. Insomma, la storia si può leggere in tanti modi, però sinceramente questo scandalismo appare incomprensibile. I morti, da qualsiasi parte stiano, vanno sempre rispettati. Mettersi a stilare classifiche su chi fosse peggiore dell’altro è solo un esercizio di demagogia. Abbiamo citato Carlo Giuliani, ma gli esempi sarebbero molti.