Se da una parte i dirigenti sono corsi ai ripari dopo le polemiche dall’altro pare che il problema è destinato a non risolversi tra il binario 1 e 2 dove i passeggeri si dirigono a piedi una volta scesi dal treno.
La contromisura di Rete Ferroviaria Italiana è arrivata nella stazione di Ladispoli. Ma forse non basterà per frenare il malcostume dei pendolari che continuano, anche oggi, a passeggiare pericolosamente sui binari. Le barriere anti-attraversamento saranno presto realtà tra i binari 2 e 3 e tra 4 e 5 dello scalo ferroviario ma non tra l’1 e il 2 dove si registra maggiormente questo fenomeno. La prassi è sempre la stessa. Il convoglio regionale apre le porte e gli utenti della fl5 si dirigono verso il sottopasso. Non tutti. Decine e decine evitano la fila, scendono dalla banchina e procedono a loro rischio e pericolo sulle rotaie prima di raggiungere l’uscita della stazione. La Roma-Civitavecchia, nel tratto tra Maccarese e Cerveteri, ha contato numerose vittime negli ultimi 3 anni. Anche i turisti con le valigie e i venditori ambulanti con al seguito pesantissimi borsoni si mettono in scia dei pendolari ladispolani e cerveterani infischiandosene dell’altoparlante e della linea gialla che in teoria dovrebbe proibire l’attraversamento selvaggio.
L’altro aspetto di non secondaria importanza è che Rfi non ha previsto la realizzazione di un altro sottopasso che forse avrebbe evitato la ressa e magari invogliato i cittadini a fare le scale anziché attraversare i binari. Perciò al momento non restano che le multe della Polfer a bloccare l’inciviltà.