di Maurizio Martucci
Area metropolitana di Roma, anche Ladispoli si dichiara contraria all’avanzata dell’Internet delle cose.
Il Consiglio Comunale ha approvato la mozione per la moratoria territoriale finalizzata a sospendere il 5G sul litorale capitolino, ratificato l’indirizzo per la precauzione presentato dal consigliere Raffaele Cavaliere (Fratelli d’Italia), promotore anche di banchetti informativi e raccolte firme in Piazza Rosellini. Il voto ha visto l’approvazione della maggioranza (Augello, Solaroli, Moretti, Risso, Quintavalle, Marongiu, Ardita, Grando, Caredda e Cavaliere), l’astensione di Pizzino Piccoli, Forte e Fioravanti e il voto contrario di Palermo, Trani, Loddo, Pierino e Ascani.
Secondo l’Alleanza Italiana Stop 5G, rete trasversale della società civile che il 5 Novembre s’è data appuntamento dentro e fuori Montecitorio per dar vita alla prima manifestazione nazionale unitaria Stop 5G, quello di Ladispoli è il 74° atto amministrativo ufficialmente approvato tra i vari municipi d’Italia, compresi i 18sindaci che dalla Valle d’Aosta alla Sicilia hanno emanato ordinanze urgenti e contingibili per bloccare il 5G (l’ultima di ieri a Dozza, Bologna). A differenza della mozione di consiglio comunale, infatti proprio l’ordinanza del Sindaco – massima autorità sanitaria locale – sarebbe l’unico strumento giuridicamente valido per arginare i pericoli dell’invasione elettromagnetica del wireless di quinta generazione, privo di studi preliminari sui rischi socio-sanitari per ecosistema e popolazione,altrimenti irradiata da inesplorate radiofrequenze già possibili agenti cancerogeni.
Approvata la mozione, il Consiglio Comunale di Ladispoli adesso chiede al Sindaco Alessandro Grando di recepire l’indirizzo espresso dall’aula di Piazza Falcone, adottando provvedimenti urgenti per la precauzione e la prevenzione di danni biologici e patrimoniali, visto che proprio l’assemblea condominiale di uno stabile in zona Miami ha recentemente approvato l’installazione dell’ennesima stazione radio base da piazzare sul tetto, tra proteste e polemiche di chi è stanco di subire elettrosmog. “Ringraziamo il consigliere Cavaliere per l’incessante impegno profuso – dichiara il Comitato Stop 5G Ladispoli-Cerveteri, già promotore di una serie di diffide sottoscritte da un centinaio di residenti – e con luiringraziamo il consiglio comunale che ha approvato la mozione. Adesso però confidiamo nell’impegno girato al Sindaco Grando affinché quest’indirizzo politico venga tramutato al più presto in un’azione urgente a difesa della salute dei ladispolani, sempre più esposti ad un’overdose di elettrosmog su cui la stessa comunità medico-scientifica è apertamente divisa. In assenza di certezze, non possiamo fare da cavie umane.”
Tramite una lettera aperta, il comitato civico aveva chiesto al Sindaco Grando di approvare anche misure tecnico-amministrative più stringenti adottando un Regolamento e un Piano delle Antenne comunale in grado di minimizzare e razionalizzare quella che altrimenti rischia di rimanere un’ingestibile situazione de-regolamentata, oltre che pericolosa, nella proliferazione incontrollata di antenne e ripetitori di onde elettromagnetiche, non sicure anche per organi consultivi dell’Unione Europea e Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro.
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