Alla Corrado Melone installati due termoscanner per rilevare la temperatura corporea dei bimbi. Dispositivi testati già dal preside e dalle maestre.
Alla Melone si andrà a scuola come in aeroporto varcando la soglia pronti a passare sotto ai termoscanner. Due le telecamere termografiche per il rilevamento automatico delle temperature delle persone che entrano nei plessi “Odescalchi” e “Fumaroli” acquistate dalla suola – ha precisato il preside, Riccardo Agresti – con una spesa di 10mila euro approvata dal Consiglio d’Istituto.
![il preside Agresti](https://i0.wp.com/www.orticaweb.it/wp-content/uploads/2020/08/118473689_3367238410007683_7722431158415338885_o.jpg?resize=300%2C225&ssl=1)
“Questa apparecchiatura avanzata permetterà un ingresso fluido e rapido di ospiti e studenti – dice Agresti – segnalando immediatamente chi avesse un temperatura alterata. Quindi non sarà più necessario misurare la temperatura ai nostri meloncini prima di uscire da casa, misura preventiva atta a limitare la diffusione del CoViD-19 che, sebbene la maggior parte delle mamme avrebbe certamente assicurato, sarebbe stato però vanificato da quelle persone che insegnano ai figli il disprezzo del rispetto delle regole e del prossimo, ad esempio parcheggiandosi sulle strisce gialle, riservate a bus o diversamente abili, o in doppia fila, pur avendo disponibile un ampio e capiente parcheggio, distante meno di 100 metri dalla Scuola”. Dunque i bambini delle elementari e i più grandi delle medie prima di raggiungere le classi dovranno necessariamente fermarsi sotto il dispositivo e attendere che arrivi il «via libera». Analogo discorso per insegnanti e bidelli. In caso di febbre – fa sapere il preside Agresti – verranno naturalmente adottate tutte le misure necessarie. Sia il dirigente scolastico che alcune maestre hanno già testato i dispositivi. Non sono però da escludere forme di protesta di chi invece ritiene esagerata l’installazione di termoscanner.