Il tribunale ha preso in considerazione uno dei dei vari ricorsi presentati dall’attuale gestore del servizio della nettezza urbana. Il sindaco Alessandro Grando ha dato mandato ai legali del Comune di opporsi alla sospensiva del Tar. Il rischio è che la procedura debba ripartire dall’inizio.
Una notizia ad effetto che arriva da Palazzo Falcone. A Ladispoli sembrava tutto fatto per la nuova era dei rifiuti ed invece il bando rischia di essere annullato. Questo perché il Tar ha preso in esame uno dei quattro ricorsi presentati dalla società Massimi, l’attuale gestore del servizio, riconoscendo in sostanza un vizio di forma nella procedura avviata e conclusa tempo fa. Il Comune si vede costretto ad impugnare la sospensiva del tribunale amministrativo regionale, che si è espresso lo scorso 6 dicembre.
La Tekneko Sistemi Ecologici, arrivata prima in graduatoria nel nuovo bando, dovrà ancora attendere. Una battaglia legale che prevede un nuovo round la prossima settimana quando i giudici del Tar entreranno in merito. Se l’amministrazione comunale dovesse perdere il controricorso, si giocherebbe la carta del Consiglio di stato con tempi lunghissimi e un iter praticamente congelato. La rivoluzione sul settore annunciata da Palazzo Falcone resta un rebus al momento. Il sindaco, Alessandro Grando, ha confermato di aver dato mandato all’avvocatura comunale di contrastare la sospensiva al Tar. Seguiremo naturalmente tutti gli aggiornamenti futuri.