TUTTO QUELLO A CUI STIAMO ASSISTENDO È UNA SORTA DI ADDESTRAMENTO ALLA NUOVA NORMALITÀ NELL’ERA DELLA GUERRA FREDDA 2.0.
Che i blocchi non fossero di natura sanitaria lo si poteva intuire anche dalla sibillina affermazione del Ministro dell’energia saudita di fine ottobre. Questo è un post che feci all’epoca: Evidentemente il principe Abdulaziz bin Salman, ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita, sa qualcosa che noi non sappiamo. Il principale produttore dell’OPEC, l’Arabia Saudita, ha respinto le richieste di rapidi aumenti dell’offerta di petrolio dall’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e dai suoi alleati, noti collettivamente come OPEC+, citando i venti contrari economici.[…] I produttori sono preoccupati di andare troppo veloci, temendo nuove battute d’arresto nella battaglia contro la pandemia e la velocità della ripresa economica, ha dichiarato giovedì il ministro dell’Energia saudita Prince Abdulaziz bin Salman. Ha affermato che le scorte petrolifere registreranno “tremendi” incrementi alla fine del 2021 e all’inizio del 2022 a causa del rallentamento dei consumi.
Inondi il mercato di liquidità e fai la guerra commerciale (e non solo) ai produttori di idrocarburi e di materie prime. Risultato? Sale l’inflazione. Hai bisogno quindi di mettere l’economia in coma farmacologico per raffreddare la crescita dei prezzi. Allora ti serve un bel lockdown. Come fai a farlo digerire alla popolazione dopo avergli promesso che con il siero salvifico sarebbe presto finito tutto? Addossi la colpa ai famigerati novax.
CARO ENERGIA: CI SI RENDE CONTO DEGLI EFFETTI PESANTI SU ECONOMIA E INFLAZIONE?
Secondo Massimo Ricci, direttore della divisione energia di Arera, l’aumento dei prezzi dell’energia per consumatori domestici e imprese “sarà drammatico”. Può sembrare una dichiarazione allarmistica, ma il problema c’è ed è molto importante conoscerlo perché toccherà non poco i nostri portafogli.
Ricordiamo che nel 2021 il prezzo del gas all’ingrosso è quasi quadruplicato, passando da circa 24€ per megawattora che si sono pagati mediamente negli ultimi 10 anni (!), a circa 82€ che si sono visti nella seconda metà del 2021. E dato che i prezzi delle fonti energetiche incidono in modo importante sull’economia di un paese, un loro aumento con percentuali a tre cifre, e siamo al 340%, non può che essere devastante. C’è infatti un aspetto del caro energia che non è di immediata comprensione ma che ha effetti molto più di larga scala della singola bolletta che arriva a casa.
E’ l’effetto valanga dei passaggi dal produttore al consumatore, tanto da causare un
aumento esponenziale di tutti i prezzi. Vediamolo in dettaglio. In paesi come Germania e Francia le centrali che producono elettricità a partire dal gas naturale, quello che chiamiamo comunemente metano, sono circa il 15% di tutto il parco impianti di produzione elettrica (compresi quindi nucleari, fotovoltaici, eolici, idroelettrici, ecc.). In Italia invece gli impianti che producono energia elettrica con il gas sono oltre il 40% del totale, un valore molto significativo.
In questo momento i governanti europei sono stretti in una morsa: se sale l’inflazione la gente scende in piazza con i forconi, tutti insieme appassionatamente, vax e novax; se alzano i tassi, salta l’Euro. Nel momento di massima spinta consumistica, ovvero durante le feste di Natale, l’unica soluzione praticabile a questo punto sembra essere quella di congelare i consumi e di mitigare le piazze lasciando i dissidenti a protestare da soli. In questo modo si ottiene anche l’ulteriore effetto di deviare la rabbia dei Nuovi Normali verso un falso bersaglio (gli avevi promesso che con il siero sarebbero tornati alla normalità, ora sono alla terza dose e si prospetta già la quarta).
La spinta verso l’inoculazione dei minori ha il solo scopo di isolare ulteriormente il comparto cosiddetto novax, in modo da preparare l’offensiva nei loro confronti in vista dell’inevitabile chiusura totale che ci sarà a breve, per tutti, battezzati e non. La situazione verrà sbloccata da una probabile escalation del conflitto in Ucraina. Devono andare avanti a colpi di reni fino a quando non potranno giovarsi di un nuovo capro espiatorio sul quale riversare le colpe della crisi, ovvero la Russia di Putin che ha aggredito la povera Ucraina. A quel punto la crisi indotta artificialmente per ristrutturare l’occidente allargato verrà tutta imputata ai “necessari” provvedimenti per farla pagare a Putin.
Non crederete mica che possano andare avanti inoculando la gente ogni sei mesi? Stiamo entrando nell’era delle conseguenze. Tra non molto gli eventi si succederanno in rapida sequenza e la situazione precipiterà. Dobbiamo preparaci a vivere facendo a meno dell’Oriente. A fare a meno cioè della possibilità di approvvigionarci di energia, materie prime, semilavorati e prodotti che provenivano da quella parte del mondo. Tutto quello a cui stiamo assistendo è una sorta di addestramento alla Nuova Normalità nell’era della Guerra Fredda 2.0. Militarizzazione e culto della decrescita mascherata da rivoluzione verde, sono il bastone e la carota che ci condurranno verso il riassetto forzoso del cosiddetto occidente allargato, che si sta arroccando per non soccombere di fronte all’avanzata della Cina e della Russia.
L’Europa diventerà un mix tra caserma e colonia penale a cielo aperto, soft per chi si adeguerà hard per i dissidenti, per fare in modo che non sia più colta dalla tentazione di scivolare verso Est. Tutto il resto è rumore di fondo e fumo negli occhi.
di Giorgio Bianchi