L’ABBATTIMENTO DEI PINI DI VIA CHIRIELETTI

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Alberi recisi via Oriolo
alberi_tagliati_Cerenova

 E’ DAVVERO L’UNICA SOLUZIONE?

Con delibera di giunta del nr. 124 del 21 agosto 2023, l’amministrazione comunale caerite ha approvato la perizia tecnica relativa agli interventi stradali da effettuare tra lo svincolo Via Chirieletti e Via Settevene Palo, nei pressi della prima rotonda all’ingresso della città.

Chi frequenta la zona sa bene quanto disastrato sia il tratto finale di Via Chirieletti, tra buche e radici degli alberi affioranti dall’asfalto. Nulla è stato mai fatto per arginare e contenere il problema, se non recintare l’area e lasciar passare gli anni nella totale incuria. Ora che l’emergenza non può essere più ignorata, si cerca di correre ai ripari, come anticipato in un’intervista di alcuni mesi fa dall’assessore Luchetti, con una soluzione drastica. Si prospetta infatti l’abbattimento dei sette grandi pini dello spartitraffico e la loro sostituzione con altre giovani essenze (nella speranza che non siano destinate a seccare per mancanza di irrigazione, come già successo e sta succedendo ad altri nuovi alberi piantumati in città e nelle frazioni).

Certamente non stupisce che l’amministrazione di Cerveteri stia pensando a questa soluzione, facile ma non propriamente sostenibile dal punto di vista ambientale. Basti ricordare la triste vicenda dei trenta “storici” Eucalipti di Via Oriolo a Marina di Cerveteri, abbattuti in piena estate da un giorno all’altro per ragioni di “incolumità pubblica” – stando alla perizia dell’agronomo incaricato dall’ente come interpretata dagli uffici comunali – con la conseguente piantumazione su quella strada di piccoli alberelli, finanziati con il Progetto Ossigeno, le cui pietose condizioni attuali vi invitiamo a verificare di persona.

Eppure, soluzioni alternative agli abbattimenti ci sono. Occorre guardarsi intorno, consultare esperti fitopatologi, arboricoltori e urbanisti. I grandi alberi sono un valore da conservare, non un mobilio da salotto, ed è necessario individuare tutti i procedimenti e gli accorgimenti disponibili per la loro tutela. In definitiva, è necessaria una volontà politica, ma forse per questa amministrazione il verde pubblico e l’ambiente sono valori opinabili.

Nel nostro piccolissimo, cerchiamo di essere cittadini attivi e collaborativi e, pur nella consapevolezza che non tutti i casi sono uguali, facciamo presente che in altri comuni d’Italia amministratori coraggiosi ed illuminati hanno perseguito vie alternative per assicurare l’incolumità dei cittadini e preservare il patrimonio arboreo.  Ad esempio, Firenze e Lignano Sabbiadoro per risolvere lo stesso problema hanno adottato misure innovative come l’uso di tessuti geotessili, imbevuti di un principio diserbante, da posizionare sotto il manto stradale e ai lati della buca d’impianto, così da impedire lo sviluppo orizzontale dell’apparato radicale o l’installazione di un meccanismo di ossigenazione dal basso degli alberi, un sistema di indirizzamento delle radici così da poter contenere le radici nel terreno. Si tratta di tecniche che, oltre a salvaguardare gli alberi, permettono ai comuni di risparmiare centinaia di migliaia di euro e di praticare azioni concrete di mitigazione contro i cambiamenti climatici, senza procedere ad abbattimenti senza scienza e coscienza”. E potremmo continuare.

Alla luce delle alternative possibili chiediamo quindi al Comune di Cerveteri, all’assessore ai lavori pubblici, all’assessore all’ambiente e al sindaco di valutare con attenzione le decisioni da prendere e di preservare i grandi pini, di Via Chirieletti e non solo.

Cittadini Volontari e Attivisti per l’Ambiente Cerveteri e Ladispoli

riceviamo e pubblichiamo