OGNI ANNO VIENE EFFETTUATO UN BILANCIO DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA. ED OGNI ANNO IL RISULTATO TRA I FEMMINICIDI E LE AZIONI INTRAPRESE A PORVI TERMINE PEGGIORA.
Francesca Toto, Educatore alla Legalità (CLA) presente sul territorio di Ladispoli e Cerveteri in, occasione dell’importante ricorrenza sottolinea i danni della violenza psicologica, dopo quella fisica sulle donne. E, in virtù degli esigui fondi destinati al sostegno delle case rifugio e dei centri antiviolenza su Roma nord, punta all’educazione, alla cultura ma anche al recupero degli autori della violenza.
“Il senso di superiorità e di arroganza nell’uomo che ferisce, svilisce e annienta una donna, è pari alla sua ignoranza culturale, non certo alla sua forza o alla sua dignità. Auspico che oggi, le istituzioni, in primis quelle del territorio possano investire maggiormente nel riconoscimento, nella divulgazione dei principi sanciti nel 1946. Nonostante siano passati molti anni, le misure di contrasto sono deboli. Non si può di pensare di arginare la violenza ed i suoi derivati come il bullismo e la discriminazione solo con qualche ora di centro antiviolenza, del tutto insufficiente per risolvere il problema alla radice. È necessario infatti che i Sindaci dei nostri territori promuovano una rivoluzione culturale, la creazione di percorsi di crescita per affermare le pari dignità. Partendo dalle scuole, al fine di cambiare gli stereotipi convenzionali e sbagliati che relegano la figura femminile a docile e sottomessa, a moglie ubbidiente a donna sacrificabile. I dati relativi all’anno 2021 saranno diffusi dopo la data del 25 novembre, intanto si evidenzia che questo momento difficile ha visto incrementare esponenzialmente proprio i casi/reati di violenza domestica su tutti gli altri reati. La rivoluzione culturale che chiediamo di intraprendere e sostenere a tutte le forze politiche, sarà al centro del nostro operato, metteremo in campo misure di prevenzione, di cura e sostegno non solo per le vittime ma anche per gli autori di reato”.