di Pietro Zocconali *
Lo scorso 4 novembre sono stato invitato dalla Pontificia Università Lateranense di Roma, al convegno “Core Values – La trasmissione dei Valori nell’Era Digitale”, tenutosi nell’Aula Magna dell’Ateneo, in p.zza S. Giovanni in Laterano.
Nell’invito, molto accattivante, veniva riportato: “Il pubblico, attentamente selezionato, sarà composto da circa 300 intellettuali e uomini d’affari invitati a titolo strettamente personale. Saremo particolarmente onorati di poter arricchire il nostro uditorio con la Sua presenza”. Si è trattato di un incontro con relatori di livello mondiale, provenienti oltre che dall’Italia e dal Vaticano, da Londra, Parigi, dall’Africa e dagli Stati Uniti. I relatori, businessman e personaggi ai vertici di grossi gruppi di comunicazione, di marketing e media, si sono succeduti con le loro argomentazioni relative a varie tematiche. Naturalmente sono intervenute eccellenze del mondo del cattolicesimo, tra tutti il vescovo Enrico dal Covolo, Rettore della Pontificia Università Lateranense. Voleva essere e lo è stata effettivamente: “Una giornata di riflessione sulla trasmissione dei valori portanti della società odierna, protagonista di una vera e propria trasformazione digitale”. Nei media, appunto, è possibile trovare resoconti sugli interventi dei vari relatori. Ecco, di seguito, alcune tematiche affrontate: quali sono le trasformazioni che la rivoluzione digitale ha portato con sé; quali i valori in pericolo che si devono sostenere? Ed ecco alcuni concetti espressi dai vari relatori: Il processo dei media è irreversibile; niente sarà più come prima dell’avvento di Internet; è inutile costruire muri, barricate, cancellate, vetrate antiproiettile: gli abitanti dei territori meno fortunati hanno scoperto le opportunità che offre il mondo e vogliono diventare protagonisti; l’economia digitale sarà padrona e si insinuerà in ogni cosa. Ma l’era digitale chiede soprattutto: trasparenza, innovazione, serietà, creatività, innovazione; non ultima: umanità. E’ così che l’essere umano progredirà. In una società connessa, l’organizzazione è guidata dalla tecnologia ma non può fare a meno della cultura. Per il 2020 tra gli obiettivi responsabili in prima linea troviamo: la riduzione dell’impatto ambientale, l’aumento della responsabilità sociale, più onestà, il rispetto verso le varie alternative di cultura e sesso: non solo rispetto per le diversità ma “celebrazione”. Oggi però viviamo tempi difficili: crescita zero nei paesi più sviluppati; disoccupazione, specie quella giovanile, generalmente ai massimi livelli. I partiti di destra nel mondo hanno facili motivazioni per salire al potere. In ultimo, ma non meno importante, si è ribadito che i responsabili dei new media sono responsabili del contenuto di ciò che appare in rete e che hanno quindi il dovere di controllare tutto ciò che viene pubblicato, evitando così che persone deboli, bersagliate e derise, per bullismo o semplice divertimento, da parte di insensibili “amici”, conoscenti, colleghi di lavoro o compagni di scuola, vengano spinte al suicidio.
*Presidente Associazione Nazionale Sociologi