LA TORRE DI PALIDORO UN BENE DA SALVARE

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Torre di Palidoro

ENTRA NELLA LISTA ROSSA DI ITALIA NOSTRA. POTREBBE DIVENTARE UNA PORTA D’INGRESSO ALLA RISERVA NATURALE DEL LITORALE ROMANO E OSPITARE MATERIALI MUSEALI DEDICATI A SALVO D’ACQUISTO, CHE NEL 43 S’IMMOLÒ PER SALVARE 22 CIVILI DALLE SS, INSIEME AI MOLTI REPERTI ARCHEOLOGICI DELLA ZONA.

di Barbara Civinini

Si erge in preda al degrado, ma ai suoi tempi, tra l’VIII e il IX secolo, era stata costruita per avvistare l’avvicinarsi delle navi nemiche via mare. Passata in proprietà prima alle famiglie Muti e poi a quella Peretti assieme al resto del Borgo, prese l’aspetto attuale con il restauro fatto per conto dell’arcispedale di Santo Spirito in Sassia, fra il 1562 e il 1563. E’ proprio lì, vicino all’antica Torre di Palidoro, che il 23 settembre 1943 venne fucilato Salvo D’Acquisto. Il vicebrigadiere dei carabinieri s’immolò per salvare 22 civili dalla rappresaglia di un reparto SS che si era installato proprio nella torre, dove una volta c’era un reparto della Guardia di Finanza, e aveva fatto esplodere una bomba a mano frugando fra le suppellettili abbandonate.

Torre di Palidoro

Oggi la torre versa in pessime condizioni tanto che Italia Nostra nelle “Giornate virtuali dei beni in pericolo” l’ha inserita nella Lista Rossa dei beni da salvare. La Torre è di proprietà della Regione Lazio e nel 2019 è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa che ne assegna per 10 anni la gestione all’Arma dei Carabinieri, in vista della valorizzazione del sito. Proprio davanti alla torre si trova la stele che ricorda il gesto di Salvo D’Acquisto. Detta anche Torre Perla, è situata in prossimità della spiaggia, accanto alla foce del Rio Palidoro, all’interno del sistema dunale di Passoscuro Palidoro, nella Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.

Sotto alla struttura sono riemersi i resti di una villa marittima di epoca romana che fa parte di un vasto complesso esteso fino alla Villa cosiddetta di Pompeo a Marina di San Nicola. In questi giorni in cui si stanno programmando investimenti e interventi per la ripresa dopo la crisi da Covid19, Italia Nostra propone di mettere il patrimonio culturale al centro di ogni ipotesi di sviluppo per la crescita del benessere etico e civile dei cittadini, favorendo nelle comunità locali il senso di appartenenza ai luoghi e ai valori espressi dai siti identitari.

Torre di Palidoro

Il monumento – sottolinea Italia Nostra – è in stato di abbandono, mentre meriterebbe di essere tutelato. Potrebbe diventare una ‘Porta della Riserva’ e ospitare materiali museali dedicati alla figura di Salvo d’Acquisto e alle bellezze naturalistiche, insieme ai molti reperti archeologici della zona. Preoccupa – prosegue l’associazione – il destino della campagna di Palidoro, bellissimo esempio di paesaggio della bonifica, di proprietà della Regione Lazio, che ha varato un Regolamento per l’alienazione. Adesso i terreni sono dati in concessione ad agricoltori. Il timore è che – conclude la sezione Litorale Romano – possano essere ceduti a chi ne farebbe uso ben diverso da quello agricolo, com’è già successo in passato nei territori della Riserva. Sul sito dell’associazione per l’intero mese di maggio saranno lanciati decine di post sui tanti beni in pericolo che necessitano di azioni di recupero in una sorta di viaggio virtuale alla scoperta dei nostri tesori dimenticati.

La Torre Perla – Fonte: Italia Nostra
Paesaggio, Torre Perla – Fonte: Italia Nostra Particolare del monumento a Salvo D’Acquisto – Fonte: MiBACT
Locandina dell’iniziativa – Fonte: Italia Nostra